Renzi a Napoli, scontri con la polizia. Sassi e petardi al corteo anti premier: 11 agenti feriti

Renzi a Napoli, scontri con la polizia. Sassi e petardi al corteo anti premier: 11 agenti feriti
6 aprile 2016

Momenti di forte tensione sul lungomare di Napoli tra le forze dell’ordine e un gruppo di manifestanti che sta partecipando al corteo di protesta contro l’arrivo in città di Matteo Renzi. Sono stati sparati lacrimogeni e anche alcune bombe carta. Undici agenti sono rimasti feriti: un poliziotto con dieci giorni di prognosi e quattro punti di sutura ad una tibia; altri 10 sono stati medicati per escoriazioni e contusioni. La gran parte del corteo si è divisa e allontanata dal punto di scontro dove restano manifestanti che lanciano pietre contro le forze dell’ordine, che per arginare i gruppi di “disobbedienti” sono stati costretti ad azionare gli idranti. Le tensioni erano già nell’aria da ieri quando gli organizzatori del corteo avevano anticipato la loro intenzione di violare la “zona rossa” di fatto istituita dallo spiegamento di forze dell’ordine, intorno alla prefettura, dove dovrebbe svolgersi alle 18 la riunione della cabina di regia per la riqualificazione di Bagnoli. Il corteo è partito da piazza Dante. E’ formato da comitati di cittadini di Bagnoli, collettivi studenteschi, centri sociali. In testa alla manifestazione troneggia uno striscione con la scritta: “Napoli sfiducia il Governo Renzi” e un grande pupazzo di Pinocchio che indossa una maglia con la scritta Pd. I manifestanti intonano cori contro l’esecutivo e in tanti indossano maschere di pulcinella. Tra i cartelli: “Napoli città ribelle”, “No al Governo delle lobby e degli speculatori”, “Non c’è trippa per ratti, Renzi torna nelle fogne”. Da un palazzo laterale in piazza Dante, alcuni manifestanti hanno esposto uno striscione: “Renzi via da Napoli”.

Per l’intera mattinata la situazione di ordine pubblico era stata sotto controllo nonostante il vasto dispiegamento di forze dell’ordine, in assetto antisommossa, e numerose camionette di polizia, carabinieri e Gurdia di finanza dislocate in vari punti della città. Intanto Renzi, accompagnato dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando, ha visitato il carcere minorile di Nisida, prima tappa del suo pomeriggio napoletano. Il presidente del Consiglio è giunto a Nisida in elicottero direttamente dall’aereoporto di Capodichino dove era atterrato, sorvolando l’area di Bagnoli.

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