A Sanremo chiusi bar e ristoranti: scoppia la protesta

A Sanremo chiusi bar e ristoranti: scoppia la protesta
3 marzo 2021

A Sanremo scoppia la protesta dei commercianti contro l’ordinanza firmata nella serata di martedì dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che, proprio nella settima del festival, estende anche alla Città dei Fiori le misure restrittive anti-Covid previste per il distretto sanitario di Ventimiglia, a causa dell’aumento dei contagi registrato negli ultimi giorni. Da oggi infatti anche a Sanremo è stata disposta la chiusura di bar, pub, ristoranti, pasticcerie e gelaterie. Rimane invece consentita la ristorazione per i clienti degli alberghi. “Ci trattano sempre come degli interruttori da accendere o da spegnere in qualsiasi momento – ha spiegato ad askanews il presidente di Confcommercio Sanremo, Andrea Di Baldassarre – Ci domandiamo se chi ci governa sa cosa vuole dire avere un’azienda. Per noi organizzare l’apertura di un locale significa comprare della merce, avere dei costi e non si può, nel giro di 48 o 72 ore, dire aprite e poi chiudete, soprattutto in un momento così drammatico”.

“Gli imprenditori – ha sottolineato Di Baldassarre – sono allo stremo e hanno fatto degli investimenti importanti per la settimana del festival e si trovano al secondo giorno della kermesse a dover chiudere. Oltre al danno la beffa insomma. Queste sono situazioni incredibili, non c’è rispetto da parte di chi ci governa”. “Noi abbiamo fatto una richiesta urgente di un incontro al sindaco – ha riferito il presidente di Confcommercio Sanremo – per capire quali aiuti ci possono dare. Vedremo se il sindaco ci risponderà. Ad oggi la Confcommercio non ha organizzato proteste ufficiali ma valuteremo se organizzarle. Sicuramente non mi scandalizzerei e non mi sorprenderebbe se ci fosse una protesta spontanea da parte dei commercianti”. Anche il sindaco della città dei Fiori, Alberto Biancheri, ha criticato la decisione del governatore Toti con un duro post sulla sua pagina Facebook. “La sicurezza sanitaria era ed è prioritaria per tutti ma un dietrofront così nell’arco di pochi giorni – ha scritto il primo cittadino – diventa davvero difficile da comprendere e da spiegare. Una cosa così non si era mai vista”.

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