Al via consultazioni, Conte incassa primi sì: “Governo nel segno della novità”

30 agosto 2019

Promette un governo “nel segno della novità”, non “contro” ma “per”. E non potrebbe essere altrimenti, visto che il Giuseppe Conte che oggi ha accettato con riserva l’incarico di premier da Sergio Mattarella è lo stesso che fino all’8 agosto era considerato il garante dell’esecutivo gialloverde. Fuori la Lega, dentro il Pd: tecnicamente è esattamente quello che accade, ma politicamente è importante raccontare un altro film. Lo chiedono con insistenza i dem, la parola-tormentone è “discontinuità”. Dovrà essere evidente nella squadra di governo ma anche nelle tematiche. Alcune restano fuori dal discorso che Conte pronuncia allo studio alla Vetrata dopo 50 minuti di colloquio con il capo dello Stato: una su tutte, la questione immigrazione. Nessun riferimento nemmeno al taglio dei parlamentari, che pure è bandiera dei M5s.

Poi al via la prima giornata di consultazioni per Conte, che ha avviato il giro di incontri, in vista della formazione del nuovo governo, nel giorno stesso dell’incarico ricevuto da Sergio Mattarella al Quirinale. Il presidente del Consiglio incaricato ha avuto colloqui, della durata di circa due ore, coi presidenti di Senato e Camera, Elisabetta Casellati e Roberto Fico. E, in seguito, nella Sala dei Busti di Montecitorio, ha ricevuto le delegazioni dei partiti piu’ piccoli, Movimento associativo italiani all’estero, ‘Piu’ Europa’, ‘Noi con l’Italia’, ‘Civica popolare’, Psi, ‘Sogno Italia-10 volte meglio’, gruppo per le Autonomie e Liberi e uguali. Conte ha finora incassato la fiducia di Leu, Civica popolare e Autonomie, tranne il Sudtiroler Volkspartei, che si asterra’, e l’apertura del Psi. Contraria alla fiducia la delegazione di ‘Noi con l’Italia, mentre ‘Piu’ Europa’ ha rinviato ogni decisione alla direzione in programma oggi.

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E sempre oggi prosegue l’appuntamento con i partiti piu’ grandi, a partire dalle 9:30, con Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia. Pd e Movimento 5 stelle, che dovrebbero comporre la nuova maggioranza, a conclusione della mattinata. Si attende che con questi ultimi due partiti, Conte ‘presieda’ anche i vertici successivi, che riguarderanno il confronto sui temi e la lista dei ministri, attorno ai quali il presidente intende mantenere un “ruolo centrale”, si sottolinea dal suo staff. Per quanto riguarda i tempi, a Palazzo Chigi, si prevede che il premier sciolga la riserva “non prima di meta’ della prossima settimana”, indicativamente mercoledi’. La prima giornata di consultazioni e’ stata caratterizzata da incontri con tempi abbastanza lunghi. E’ lo stile del presidente – si spiega -: quando fa gli incontri “ascolta sul serio, le sue consultazioni non sono solo formali ma incontri veri”.

Da segnalare, nella prima giornata di consultazioni, la richiesta di “discontinuita’ sul tema dell’immigrazione” da parte di Liberi e uguali e l’appello della senatrice del gruppo per le Autonomia, Julia Unterberger, affinche’ vi sia “una forte presenza di donne nel governo”. Oggi, alla seconda giornata di consultazioni, Silvio Berlusconi potrebbe essere l’unico leader del ‘vecchio’ centrodestra, ufficialmente contrario al Conte bis, a partecipare alle consultazioni. Il nome del presidente di Forza Italia figura nel calendario ufficiale dei colloqui anche se da FI si precisa che nessuna decisione definitiva e’ stata presa. Certamente per gli azzurri andranno le due capigruppo, Maria Stella Gelmini e Anna Bernini, e l’ex presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani. Diserteranno le consultazioni, invece, i leader degli altri due partiti di centrodestra, Matteo Salvini per la Lega, e Giorgia Meloni per FdI. Salvini mandera’ i sottosegretari uscenti Claudio Durigon e Lucia Borgonzoni; Meloni il capogruppo al Senato, Luca Ciriani, e il vice capogruppo alla Camera Tommaso Foti.

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