Silvio Berlusconi accelera sulle sorti di Forza Italia. E in mattinata ha convocato a Palazzo Grazioli i due coordinatori Mara Carfagna e Giovanni Toti. Un summit a porte chiuse e a cui solo tutti e tre hanno partecipato. La fase che sta attraversando ultimamente il partito del Cavaliere è la più delicata dal 1993 a oggi. La riunione si è svolta all’indomani dell’ultimatum di Berlusconi ai dirigenti del partito (“chi sarà lì dentro è fuori dal partito”, è stato attribuito senza smentite al presidente Fi) rispetto alla partecipazione alla kermesse pre-scissionista che Toti aveva convocato per domani al teatro Brancaccio di Roma prima della nomina a coordinatore.
Kermesse al momento ancora in agenda ma che dentro Forza Italia in molti auspicano sarà rinviata, confidando nell’esito del vertice odierno Berlusconi-Toti-Carfagna. Un vertice definito “interlocutorio”, sottolineandosi la “serenità di clima” che lo avrebbe caratterizzato. “Proseguire uniti senza strappi sulla strada del rinnovamento del partito” è il refrain al quartier generale di Berlusconi. Toti, in particolare, viene ancora considerato “collaborativo”, al di là dei toni usati all`esterno. Con rinnovato impegno da parte sua a fare della kermesse del Brancaccio “non un momento di frattura ma di contributo per l’unità”. La discussione su tempi e modi del rinnovamento del partito, che “dovrà essere conclusa entro dicembre”, a giudizio di chi ha parlato con Berlusconi, ora si sposta al Tavolo delle regole che si apre martedì. E’ presieduto da Antonio Tajani e vi partecipano le due capogruppo e i due coordinatori.
La Carfagna ha comunque fatto sapere che se invece Toti confermerà l’appuntamento romano di domani lei, a differenza di quanto preannunciato nei giorni scorsi, non ci sarà. “Io domani non sarò alla convention di Toti perché non è una manifestazione di partito ma uno spazio di confronto libero e costruttivo a cui guarderò con interesse. Sono certa che lui saprà indirizzare la riflessione verso idee costruttive, lo farà in totale libertà”. Carfagna, tuttavia, ha ribadito che “Silvio Berlusconi e’ aperto a questa fase di rinnovamento di Forza Italia e intende andare avanti e non apprezza le polemiche. Non vogliamo fare la fine del Pd. Forza Italia deve spalancare le finestre a nuove energie – ha detto ancota la coordinatrice di Fi – ma credo che sia giusto riconoscere i meriti di chi e’ sempre rimasto in Fi, anche nei momenti piu’ difficili”.
Dal canto suo, Toti, al termine del vertice a Palazzo Grazioli, ha precisato che “Berlusconi non mi ha chiesto di cancellare la convention di domani, c’è esigenza di un dibattito e di un confronto di idee”. Anche il governatore della Liguria è convinto che “le prossime settimane saranno decisive per il futuro di Forza Italia e ci indicheranno il percorso da seguire”. “Roma non si è costruita in un giorno – ha aggiunto Toti – martedì attendiamo il tavolo delle regole per un confronto che porti a un percorso comune”, ha concluso.