Boris Johnson e’ stato eletto nuovo leader del partito conservatore e di conseguenza nuovo primo ministro al posto della dimissionaria Theresa May. In realtà, la nomina di Johnson a premier prevede ancora alcuni passaggi formali, come le dimissioni della premier uscente Theresa May e la convocazione a Buckingham Palace per l’assegnazione dell’incarico da parte della regina Elisabetta e che sembra previsto per domani. Johnson ha sconfitto il rivale Jeremy Hunt nella corsa alla leadership Tory con 92.153 voti contro i 46.656 circa del rivale. “Voglio ringraziare la nostra leader Theresa May per il suo servizio straordinario a questo partito e a questo paese – ha detto Johnson subito dopo l’annuncio della sua elezione – e per la passione e determinazione dimostrata alle tante cause a cui si e’ dedicata, dall’eguaglianza retributiva alla lotta contro la discriminazione razziale”.
Ed ha subito annunciato che “faremo la Brexit entro il 31 ottobre, uniremo il paese sconfiggeremo Jeremy Corbyn (il leader laburista, ndr) come i nostri elettori ci hanno chiesto di fare”. In sostanza, per il nuovo primo ministro britannico in pectore, “la campagna e’ finita e ora inizia il lavoro”. Il leader dell’opposizione laburista britannica, Jeremy Corbyn, dal canto suo, ha raccolto a stretto giro la sfida di Johnson, e twitta: “Johnson ha ottenuto il sostegno di meno di 100.000 membri del Partito Conservatore non rappresentativi (del Paese), promettendo tagli di tasse per i piu’ ricchi”. Il numero uno del Labour, ha additato poi il rischio di “una dannosa Brexit no deal” e ha concluso: “Il popolo deve decidere chi debba diventare in un’elezione generale” anticipata.
Ad acclamare Boris Johnson, c’era quasi tutta la famiglia, nonostante sulla Brexit ci sia diversita’ di vedute al suo interno: in platea sedevano il padre Stanley, la sorella Rachel e il fratello Jo, sorridenti e orgogliosi. Mancava pero’ Carrie Symonds, la giovane fidanzata 31enne, ex responsabile della comunicazione per il Partito Conservatore, che fa coppia fissa con l’ex sindaco di Londra dalla rottura di BoJo con la seconda moglie, Marina, dalla quale ha avuto quattro figli. Secondo i tabloid, la bionda fidanzata avrebbe deciso di tenere un basso profilo dal momento che Johnson non e’ ancora divorziato; inoltre, data l’attenzione che suscita la coppia, vuole evitare di fargli ombra nel suo momento, a maggior ragione dopo le polemiche scaturite dalla litigata furibonda che hanno avuto alla fine di giugno e che ha suscitato anche l’intervento della polizia. Questo non le dovrebbe impedire pero’ di fare il suo ingresso a Downing Street, zitta zitta, nel fine settimana dopo che BoJo ha scelto i membri dell’esecutivo. Cosi’ i due sarebbero la prima coppia non sposata a vivere nella residenza ufficiale del premier britannico. Quella di Carrie e’, al momento, una presenza dietro le scene di cui pero’ non si ignora il peso potenziale, stando al ruolo gia’ giocato durante la campagna elettorale per la guida dei Tory.
Moody’s, intanto, ha fatto sapere che le probabilita’ che la Gran Bretagna lasci l’Ue senza un accordo sono aumentate con l’elezione di Boris Johnson a leader dei Tory. “Con l’elezione di Johnson, le chance di un compromesso sostenibile appaiono piu’ basse” ha messo in evidenza Colin Ellis di Moody’s. “Una Brexit no deal avrebbe effetti significativamente negativi” sulla Gran Bretagna, ha aggiunto. Donald Trump è probabilmente il primo leader straniero a congratularsi con Boris Johnson per la sua elezione a leader dei Conservatori britannici. “Congratulazioni a Boris Johnson per essere diventato il nuovo primo ministro del Regno Unito. Sarà un grande!”, ha scritto in un tweet il presidente Usa.
Anche la presidente eletta della Commissione europea, Ursula von der Leyen, si e’ congratulata con Boris Johnson. “Aspetto con ansia di lavorare con lui, abbiamo tempi difficili di fronte a noi, dobbiamo costruire una relazione di lavoro forte”, ha aggiunto la von der Leyen, da Parigi dove ha incontrato il presidente francese, Emmanuel Macron. La presidente eletta della Commissione europea ha anche ringraziato Theresa May per “l’ottimo lavoro fatto insieme in un contesto difficile, dimostrando molto coraggio e dignita’, ha voluto servire al meglio gli interessi britannici”. Un “buon lavoro a Boris Johnson” è arrivato anche da Matteo Salvini. “Il fatto che da sinistra lo dipingano ‘piu’ pericoloso della Lega’ – ha detto il vice ministro leghista – me lo rende ancor piu’ simpatico”.