Calabria, Santelli in pole nella sfida a quattro

Calabria, Santelli in pole nella sfida a quattro
Jole Santelli
26 gennaio 2020

Sono quattro i candidati che si sfidano per la guida della Regione Calabria. La coalizione di centrodestra parte favorita. Anche qui, come in Emilia Romagna, il vero ‘duello’ e’ a due, tra il candidato governatore del centrodestra, Jole Santelli, e il candidato del centrosinistra, l’imprenditore Pippo Callipo. I calabresi sono chiamati a scegliere il successore del governatore uscente Mario Oliverio del Pd, che i dem hanno deciso di non ricandidare e che, dopo una lunga battaglia interna, ha deciso di farsi da parte. Anche in Calabria, come in Emilia Romagna, si vota in un unico turno. Vince chi prende piu’ voti, ovvero la maggioranza relativa. Per entrare in Consiglio regionale le coalizioni devono superare la soglia di sbarramento dell’8%, soglia che scende al 4% per le singole liste. La Calabria ha un sistema elettorale proporzionale, con un premio di maggioranza che assegna al vincitore almeno 16 consiglieri su 30. A differenza dell’Emilia Romagna, la legge elettorale calabrese non consente il voto disgiunto.

JOLE SANTELLI La candidata del centrodestra puo’ contare sull’appoggio di sei liste: Forza Italia, partito di cui e’ esponente,, FdI, Lega, Santelli presidente, Udc, Cdl. Nata a Cosenza 51 anni fa, attualmente e’ deputata e coordinatrice regionale di Forza Italia. Laureata in giurisprudenza all’Universita’ la Sapienza di Roma, di professione avvocato, Santelli e’ stata eletta per la prima volta al Parlamento nel 2001, quando e’ diventata deputata con Forza Italia, partito nel quale milita dal 1994. E’ stata sottosegretario alla Giustizia (dal 2001 al 2006) nel secondo e terzo governo Berlusconi, e sottosegretario al Lavoro e Politiche sociali nel governo guidato da Enrico Letta. La candidata azzurra inoltre ha ricoperto anche la carica di vicesindaco e assessore al Comune di Cosenza nella Giunta guidata da Mario Occhiuto dal 28 giugno 2016 fino al 9 dicembre scorso, quando si e’ dimessa per le polemiche legate alla sua candidatura alle regionali dopo che era tramontata la candidatura dello stesso Occhiuto.

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FILIPPO CALLIPO Piu’ noto come Pippo, nato a Pizzo Calabro (Vibo Valentia) 73 anni fa, e’ il candidato del centrosinistra, sostenuto da tre liste: Io Resto in Calabria, Pd e Democratici Progressisti. Callipo e’ un imprenditore leader nel settore della produzione e della commercializzazione del tonno e di altri prodotti ittici con lo storico marchio di famiglia, ma la sua attivita’ si estende anche alla produzione di gelato, allo sport (e’ presidente della Tonno Callipo di Vibo Valentia, attualmente nella massima divisione del volley) e al settore alberghiero. Callipo, conosciuto anche per le sue denunce contro la ‘ndrangheta che hanno esposto lui e le sue aziende a vari attentati, e’ stato anche presidente di Confindustria Calabria dal 2001 al 2006 ed e’ gia’ stato candidato alla presidenza della Regione Calabria nel 2010 con la sua lista “Io resto in Calabria” e con il sostegno di Italia dei Valori e della lista Pannella-Bonino, raggiungendo il 10%.

FRANCESCO AIELLO Nato a Settimo Torinese 54 anni fa, e’ sostenuto da due liste: il Movimento 5 Stelle e Calabria Civica-Liberi di cambiare. Aiello e’ professore ordinario di Politica economica all’Universita’ della Calabria, ed e’ conosciuto anche per aver fondato “OpenCalabria”, portale dedicato ai temi dell’economia e della politica molto seguito dagli economisti.

CARLO TANSI Nato a Cosenza 57 anni fa, e’ sostenuto da tre liste: Tesoro Calabria, Calabria Pulita e Calabria Libera, queste ultime due peraltro presenti nella sola circoscrizione Nord della Calabria. Laureato in Scienze geologiche all’Universita’ della Calabria e autore di varie pubblicazioni di carattere scientifico, Tansi e’ stato vicepresidente e consigliere dell’Ordine dei Geologi della Calabria, dal 2015 al novembre 2018 e’ stato anche il capo della Protezione civile regionale e, infine, nel maggio 2019 e’ stato eletto consigliere al Comune di San Luca (Reggio Calabria) dove non si votava alle Amministrative da 11 anni.

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