Cimiteri come musei, ecco i più belli d’Italia

Cimiteri come musei, ecco i più belli d’Italia
1 novembre 2016

Se al Père-Lachaise di Parigi riposano tra gli altri Marcel Proust, Jim Morrison, Oscar Wilde, Edith Piaf, Sarah Bernhardt, Delacroix e Chopin, se Highgate a Londra ospita le spoglie di Karl Marx, George Elliot e Michael Faraday, se all’Hollywood Forever Cemetery in California si trovano Jayne Mansfield e Rodolfo Valentino, l’Italia anche in questo campo primeggia. Ecco alcuni dei cimiteri più notevoli:

A GENOVA IL CIMITERO DI STAGLIENO – Basterebbe dire che vi si trovano le tombe di Giuseppe Mazzini, Fabrizio De André, Fernanda Pivano ed Edoardo Sanguineti ma il cimitero monumentale di Staglieno è un gioiello anche per la posizione sulla collina e per sculture e le opere d’arte che ospita nei suoi giardini, progettati dall’architetto Carlo Barabino. Su tutte l’Angelo di Giulio Monteverde ma c’è anche una copia del Pantheon.

A ROMA IL VERANO E IL CIMITERO ACATTOLICO – Il Cimitero Monumentale del Verano è un vero museo a cielo aperto. Qui sono sepolti fra gli altri Vittorio Gassman, Alberto Sordi e Sibilla Aleramo ma anche Trilussa, Giuseppe Ungaretti, Gianni Rodari, Alida Valli, Maria Montessori, Ettore Petrolini, Rino Gaetano, Ferruccio Amendola e Nanni Loy. A Testaccio si trova invece un’oasi di pace eterna che non tutti conoscono: il Cimitero protestante. Qui, fra prati e tanti gatti, si trovano le tombe Antonio Gramsci, Percy Shelley, Carlo Emilio Gadda, Luce d’Eramo e Dario Bellezza. Indimenticabile quella di John Keats con la scritta: “Qui giace uno il cui nome fu scritto nell’acqua”.

Leggi anche:
Femminicidio Tramontano, ergastolo (con isolamento) a Impagnatiello

A MILANO AL CIMITERO MONUMENTALE – Inaugurato nel 1866 il cimitero di Milano accoglie tra le altre le illustri tombe di Alessandro Manzoni, Arturo Toscanini e Giorgio Gaber. Alle grandiose riproduzioni dei templi greci ed egizi si affiancano le sculture di arte moderna create da artisti come Giò Ponti, Arturo Martini, Lucio Fontana e Giò Pomodoro.

A VENEZIA AL CIMITERO DI SAN MICHELE – E’ una vera isola cimitero dove i defunti venivano portati con le gondole funerarie creata quando durante l’occupazione austriaca fu proibito seppellire i defunti sotto il lastrico nel centro cittadino come avvenuto fino al XIX secolo.

A FIRENZE IL CIMITERO DELLE PORTE SANTE – Il cimitero di Firenze attornia la Basilica di San Miniato al Monte, dove sorgeva un piccolo cimitero antichissimo, documentato da un’iscrizione datata 417 d.C.

A BOLOGNA AL CIMITERO DELLA CERTOSA – Costruito a partire dal XIV secolo e chiuso da Napoleone con il famoso Editto di Saint Cloud del 1804, riaperto nei primi anni del ‘900, il cimitero della Certosa di Bologna fu, lungo tutto il Settecento, una tappa del Grand Tour dei giovani europei. Qui Giosuè Carducci riposa accanto a Ottorino Respighi e Lucio Dalla.

A NAPOLI IL CIMITERO DELLE FONTANELLE – Nel ventre di Napoli nel rione Sanità c’è il cimitero delle Fontanelle, scavato nella roccia gialla tufacea della collina di Materdei. Qui le donne del popolo adottavano un teschio (lacapuzzella) e pregavano perché l’anonimo defunto (anima “pezzentella” in quanto abbandonata) passasse dal Purgatorio al Paradiso.

Leggi anche:
Inchiesta Visibilia, Daniela Santanchè richiede proscioglimento: "Il fatto non sussiste"

IN SICILIA AL SANT’ORSOLA DI PALERMO E AL GRAN CAMPOSANTO DI MESSINA – Al Sant’Orsola di Palermo, conosciuto anche come Camposanto di Santo Spirito, riposano anche padre Pino Puglisi e Giovanni Falcone. Altro vero scrigno di memorie e d’arte è il Gran Camposanto di Messina ricchissimo di architetture neoclassiche e liberty. Per avere suggestioni o consigli di visita c’è il libro di Valeria Paniccia “Passeggiate nei prati dell’eternità”, edito da Mursia.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti