Cuba commemora primo anniversario della morte di Fidel Castro. Ha diviso l’opinione pubblica mondiale: fu eroe o dittatore?

Cuba commemora primo anniversario della morte di Fidel Castro. Ha diviso l’opinione pubblica mondiale: fu eroe o dittatore?
Fidel Castro, scomparso lo scorso 25 novembre all'età di 90 anni
25 novembre 2017

Cuba commemora nella discrezione il primo anniversario della morte del padre della sua rivoluzione, Fidel Castro, scomparso lo scorso 25 novembre all’età di 90 anni. E, allo stesso tempo, l’isola è impegnata nel processo che dovrebbe portare – da qui a tre mesi – all’addio di suo fratello Raul alla presidenza. La volontà del “Lider Maximo” è stata rispettata: nessuna strada, piazza o palazzo porta il suo nome e non stati eretti in suo onore monumenti e statue. Fidel resta però più che presente nelle menti dei cubani e i media di stato ogni giorno ne celebrano conquiste, discorsi e interventi scritti. Nelle strade, bandiere e scritti ornano le mura, ricordando che “Fidel entre nosotros” (“Fidel è tra noi”) o che “Fidel vive”. Ci saranno numerose commemorazioni “politiche e culturali”, ma per ora le autorità non hanno programmato eventi che possano essere considerati il momento clou delle cerimonie. All’Avana, ci sarà stasera una veglia davanti all’università, mentre Raul Castro dovrebbe far tappa a Santiago de Cuba (sudest) di fronte all’imponente monolite dove riposano le ceneri di suo fratello maggiore. Fidel Castro è stato uno dei grandi protagonisti del XX secolo. La sua scomparsa ha suscitato il cordoglio nei suoi estimatori e la gioia dei suoi detrattori, come accade con le grandi personalità che dividono l’opinione pubblica mondiale. E’ stato uno dei leader che ha governato più a lungo la sua nazione, una personalità debordante ma anche un leader autoritario.

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E’ sopravvissuto a 11 amministrazioni Usa e a centinaia di tentativi di uccisione. Dal 1959, quando assunse il potere, al 2009, quando lo lasciò dopo un’operazione all’intestino, ha dominato la politica cubana e si è presentato come un riconosciuto leader e modello delle lotte anti-imperialiste globali. Per i suoi sostenitori è stato il baluardo della rivoluzione, un eroe che ha protetto il popolo contro il dominio capitalista e l’imperialismo americano. Per gli oppositori, a partire dalle migliaia di cubani in esilio negli Usa, è stato un tiranno comunista crudele. Con la sua lunga barba, il sigaro perennemente in bocca, Fidel Castro andò al potere a 32 anni, a capo di una rivoluzione che rovesciò la brutale dittatura di Fulgencio Batista. “Queando questa guerra sarà finita, inizierà una più lunga: la guerra che dovrò combattere contro di loro”, disse nel 1958 Fidel, facendo riferimento agli Stati uniti. “Quello – continuò – sarà il mio vero destino”. Fedele allo slogan “socialismo o morte”, Castro ha mantenuto la sua fede nel marxismo-leninismo, che con lui assunse particolari coloriture latine e nazionaliste, fino alla fine dei suoi giorni. Cercarono di assassinarlo almeno 600 volte, secondo i suoi collaboratori. Tra i tentativi più noti e grotteschi, il disastroso sbarco sostenuto dagli Usa nella Baia dei Porci del 1961. “Se sono considerato un mito, gli Stati uniti ne hanno il merito” disse nel 1988.

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Fidel fu uno dei protagonisti nel 1962 di una delle crisi più pericolose della guerra fredda, la crisi dei missili cubani, che portò il mondo sull’orlo di una guerra nucleare tra Stati uniti, allora guidati da John F. Kennedy, e Unione sovietica, il cui leader era all’epoca Nikita Krusciov. Nato nel 1926, Fidel proveniva da una famiglia di ricchi immigrati spagnoli da parte di padre, e da una madre cubana di umili origini. Da piccolo pare fosse intelligente e bravo a baseball, sport nazionale cubano. Per reagire alla dittatura di Batista, che prese il potere nel 1952 e godette del sostegno Usa, formò un gruppo guerrigliero. Dopo una sollevazione fallita nel ’53, fu processato. In quell’occasione, sfidò il regime dicendo: “La storia mi assolverà”. Dopo due anni di prigione, Castro andò in esilio in Messico e lì organizzò i suoi seguaci. Il 2 dicembre 1956 i ribelli raggiunsero Cuba sudoccidentale sullo yacht Granma. Venticinque mesi dopo, la rivoluzione riuscì a rovesciare Batista e Castro divenne primo ministro. Tra i simboli di quella rivoluzione il guerrigliero argentino Ernesto “Che” Guevara. I decenni seguenti furono caratterizzati dallo scontro con gli Usa. Castro tenne Cuba sotto l’ala protettiva dell’Urss, che finanziò il suo regime fino al 1989. Con la fine dell’Unione sovietica, però, l’economia cubana crollò. Fidel cedette le leve del potere al fratello minore Raul, che ha 85 anni, a luglio 2006. Castro si è sposato tre volte e ha avuto otto figli. L’ultima apparizione pubblica risale al 13 agosto, in occasione del suo 90mo compleanno.

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