Il ‘no’ all’autorizzazione a procedere contro Matteo Salvini non l’hanno pronunciato. Ma dalle dichiarazioni rese durante le sedute della Giunta per le immunita’ del Senato, che da due settimane sta esaminando la richiesta del Tribunale dei ministri di Catania, il loro orientamento sembra chiaro. I senatori del Movimento 5 Stelle componenti l’organismo di Palazzo Madama hanno condiviso alcuni passaggi della proposta del relatore Maurizio Gasparri di respingere la domanda dei magistrati siciliani, che accusano il leader della Lega di sequestro di persona aggravato per la vicenda Diciotti, la nave della Guardia costiera rimasta fuori dal porto di Catania con 177 migranti a bordo.
Con la lettura del resoconto della seduta di giovedi’ (atto pubblicato sul sito istituzionale del Senato) si trova l’intervento della senatrice pentastellata Alessandra Riccardi che – e’ scritto nel documento – “dopo aver fatto presente che limiti alla liberta’ di circolazione sono previsti nell’ambito delle normative europee, ad esempio per quanto riguarda l’applicazione del trattato di Schengen, richiama l’attenzione sulla necessita’ che le proposte conclusive del Presidente siano integrate da un argomento che focalizzi l’attenzione sul bilanciamento del preminente interesse pubblico con la compressione temporanea della liberta’ di circolazione dei migranti”. Non solo. La senatrice “sottolinea a tal proposito – si afferma ancora nel resoconto – che in numerose circostanze tali soggetti vengono comunque trattenuti per l’identificazione, senza che per questo tali condotte siano configurabili come reato”.
Poco piu’ avanti viene riferito quanto detto da un altro senatore 5s: Mario Michele Giarrusso. Il parlamentare “dichiara di condividere le argomentazioni espresse dalla senatrice Riccardi, invitando il Presidente relatore a tenerne conto”. In attesa del voto online degli iscritti al Movimento sulla piattaforma Rousseau, stando a quanto riportano i verbali della Giunta, i senatori 5s sembrano dunque inclini a sostenere la tesi del relatore Gasparri, e cioe’ che Salvini agi’ per tutelare un ‘preminente interesse nazionale’. Tesi d’altronde ribadita in piu’ occasioni dallo stesso presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che come Luigi Di Maio, leader del Movimento, e Danilo Toninelli, ministro delle Infrastrutture, ha firmato un documento che il titolare del Viminale ha allegato alla sua memoria depositata in Giunta. Testi che il presidente del Senato ha inviato su richiesta di Gasparri alla Procura di Catania. Martedi’ si conoscera’ la decisione. Il voto della Giunta e’ atteso per il pomeriggio.