Europee, da Santoro a Renzi gli esclusi eccellenti e il caso Reguzzoni

Europee, da Santoro a Renzi gli esclusi eccellenti e il caso Reguzzoni
Matteo Renzi
10 giugno 2024

Non solo Matteo Renzi, Emma Bonino e Carlo Calenda esclusi dal Parlamento europeo perché le loro liste non hanno raggiunto la soglia del 4%: la lista di chi non ce la fa a conquistare un seggio in Ue è lunga e ricca.

Non sembra aver pagato l’endorsement di Umberto Bossi verso Marco Reguzzoni, ex capogruppo della Lega Nord alla Camera, che correva alle Europee nelle file di Forza Italia e ottiene 7.293 preferenze nel Nord Ovest (mancano una ventina di sezioni da scrutinare). Ancora peggio, nella stessa circoscrizione, un altro ex leghista Roberto Cota, ex parlamentare e governatore del Piemonte: 3.851 preferenze.

Potrebbe non approdare in Ue neanche Marco Tarquio, ex direttore di Avvenire e promotore di posizioni pacifiste, che ha ottenuto nella circoscrizione Centro con il Pd circa 28mila preferenze, arrivando settimo in lista. Ma mancano ancora oltre 2500 sezioni da scrutinare. Futuro incerto anche per Antonio Mazzeo, presidente del Consiglio regionale della Toscana e l’europarlamentare uscente Beatrice Covassi.

L’ex sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi arriva decimo nella lista di Fratelli d’Italia al Sud con quasi 23mila preferenze. E’ rimasta sotto la soglia di sbarramento del 4% anche la lista ideata da Michele Santoro “Pace, terra, dignità” che aveva candidato tra l’altro la scrittrice Ginevra Bompiani e l’attore Paolo Rossi. Santoro, candidato in tutte le circoscrizioni, ha ottenuto oltre 160mila preferenze.

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