I giudici, riprendere le cure di Lambert. La mamma: “Grande vittoria”

21 maggio 2019

La Corte d’appello di Parigi ha ordinato la ripresa delle cure per Vincent Lambert, il tetraplegico in stato vegetativo al centro di una decennale battaglia legale. I trattamenti che tenevano in vita Lambert erano stati interrotti solo ieri mattina. La decisione e’ stata assunta dopo un ennesimo ricorso dei famigliari contrari alla sospensione dei trattamenti.

Si tratta di un incredibile colpo di scena nel caso che da dieci anni e’ divenuto un simbolo del dibattito sul fine vita in Francia. Per la Corte d’appello di Parigi, a cui erano ricorsi ieri mattina i genitori contrari alla sospensione dei trattamenti che mantenevano in vita Vincent Lambert, bisogna riattaccare la spina. Nel pomeriggio, la Corte europea dei diritti umani aveva invece respinto il ricorso dei genitori, in assenza di “nuovi elementi”. Mentre il presidente, Emmanuel Macron, aveva detto che la decisione non spettava a lui. La Corte d’appello di Parigi ha invece accolto a sorpresa il ricorso dei genitori, ferventi cattolici, che hanno invocato le raccomandazioni del Comitato dei Diritti dei disabili delle Nazioni Unite.

La decisione della corte d’appello di Parigi di ordinare la ripresa delle cure per Vincent Lambert, il 43enne tetraplegico in stato vegetativo da undici anni, e’ stata salutata come una grande vittoria dalla madre Viviane che insieme al marito si batte per tenerlo attaccato alla macchine. “Stavamo per eliminare Vincent! Questa e’ una vittoria molto grande! Lo rialimenteranno e gli ridaranno da bere”. “Per una volta sono orgogliosa della giustizia”, ha aggiunto la donna.

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Esultanza e’ stata espressa anche dagli avvocati della coppia: “Abbiamo vinto, Vincent deve vivere, vivra’”, ha urlato uno dei legali, Jerome Triomphe, alla folla che si e’ riunita per manifestare contro l’interruzione dell’alimentazione e idratazione che tengono in vita l’uomo. Anche il collega Jean Paillot ha parlato di “straordinaria vittoria”, sottolineando che la ripresa delle cure e’ “per un periodo di sei mesi”, un lasso di tempo che permettera’ “al comitato Onu di studiare il caso di Vincent”. “E’ solo una decisione provvisoria ma una decisione simbolica e forte”.

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