Igiene mani, un semplice gesto che potrebbe salvare un milione di bambini l’anno

Igiene mani, un semplice gesto che potrebbe salvare un milione di bambini l’anno
4 maggio 2018

Oggi nel mondo 1,6 milioni di persone muoiono per malattie, dovute all`uso di acqua sporca, mentre 1 persona su 3 non ha accesso a servizi-igienico sanitari ed è quindi esposta al rischio di malattie come il colera, il tifo o la dissenteria. Un gesto semplice come la pulizia delle mani, nei soli paesi in via di sviluppo, potrebbe prevenire ogni anno la morte di 1 milione di bambini (sotto i 5 anni) sui 4 milioni che perdono la vita a causa di malattie diarroiche e polmonite. In occasione della Giornata mondiale per l`igiene delle mani, Oxfam lancia un appello, in sostegno dei propri interventi nelle più gravi emergenze del momento, volti a prevenire la diffusione di epidemie che rischiano di decimare intere generazioni. Come in Yemen, Siria, Sud Sudan, Burundi, dove centinaia di migliaia di famiglie, devono sopravvivere ogni giorno bevendo o lavandosi con acqua sporca, senza aver accesso a servizi igienici sicuri, perché costretti a sopravvivere in alloggi di fortuna all`interno del proprio paese o a migrazioni forzate verso campi profughi, in paesi altrettanto poveri.

L’ombra della epidemie in Siria

L’ombra della epidemie in Siria. Colera, epatite, tifo, dissenteria, scabbia, Lehismaniosi. Sono solo alcune delle malattie a cui ad oggi è esposta la popolazione siriana dentro e fuori il paese. Un`emergenza dove secondo l`Organizzazione Mondiale della sanità è ad altissimo il rischio di diffusione di epidemie. La causa principale è nella mancanza di accesso ad acqua pulita e servici igienici di cui sono vittime oltre 7,6 milioni di persone solo in Siria. 1 famiglia su 3 è costretta a rifornirsi di acqua sporca per i propri bisogni quotidiani da pozzi di fortuna o da autotrasportatori privati, perché decine di migliaia di abitazioni non sono più collegate alla rete idrica. In questo momento oltre 13 milioni di siriani hanno un disperato bisogno di aiuti umanitari e circa 5 milioni di bambini sono colpiti dall`emergenza. Oxfam, sta intervenendo non solo per riparare le infrastrutture idriche nelle aree più colpite come Aleppo, ma per formare migliaia di ragazzi sulle norme igieniche corrette da seguire per evitare infezioni: in 50 scuole nelle aree più povere vicino a Damasco, solo nelle ultime settimane ha spiegato a circa 30 mila bambini esattamente qual è il modo giusto per lavarsi le mani e salvarsi la vita.

Yemen: oltre metà della popolazione senz’acqua

Yemen: oltre metà della popolazione senz`acqua. Con metà delle strutture sanitarie distrutte e oltre la metà della popolazione senza accesso all`acqua potabile, lo Yemen è stato colpito nell`ultimo anno dalla più grave epidemia di colera degli ultimi decenni, con più di 1 milione di casi sospetti e oltre 2 mila vittime. Dopo tre anni di guerra, in questo momento oltre 16 milioni di persone su 29 devono sopravvivere con acqua sporca e non hanno accesso ai servizi sanitari di base. Ecco perché la promozione di norme igieniche tra la popolazione, a partire dal lavaggio delle mani, è oggi assolutamente prioritaria. I volontari di Oxfam spiegano anche casa per casa come purificare l`acqua e usarla per lavarsi le mani in 9 governatorati, raggiungendo più di 1 milione di yemeniti nelle comunità più povere e vulnerabili.

Centinaia di migliaia di persone a rischio nei campi profughi in Tanzania e Etiopia

Centinaia di migliaia di persone a rischio nei campi profughi in Tanzania e Etiopia. Fuggire dalla guerra, in paesi tra i più poveri al mondo significa ritrovarsi in campi profughi sovraffollati di paesi altrettanto poveri, dove facilmente si contraggono malattie mortali per via dell`acqua e delle mani sporche. È il rischio a cui sono esposti ogni giorno oltre 420 mila profughi che hanno trovato scampo dalla guerra civile in Sud Sudan verso l`Etiopia, che in gran parte si trovano nei campi della provincia di confine di Gambella. Per il 90% sono donne e bambini senza più nulla, vittime di esodi dimenticati. Fuggiti da un paese, dove oltre la metà della popolazione (5,6 milioni di persone) è esposta al rischio di epidemie come il colera, il tifo, la diarrea acuta per mancanza di accesso all`acqua pulita. Sia in Sud Sudan che nei campi profughi di Gambella Oxfam promuove l`igiene delle mani, costruendo bagni, lavabi e punti per la raccolta di acqua. 430 mila sud sudanesi, di cui 150 mila bambini, sono già stati soccorsi (video) “Ogni giorno cerco di convincere le persone a lavarsi le mani nel momento giusto, a bere l’acqua del pozzo – o almeno a far bollire l’acqua della palude – è l`unico modo per salvargli la vita”, racconta Thokuang, uno degli operatori locali di Oxfam in Sud Sudan per prevenire la diffusione del colera. Oxfam sta portando aiuto anche a migliaia di bambini tra i circa 320 mila profughi, che hanno trovato scampo in Tanzania, in fuga dal conflitto del Burundi, soprattutto nei campi profughi di Nduta e Nayrungusu. Qui per prevenire tifo e dissenteria Oxfam ha disseminato per il campo decine di kit lava-mani. Un gioco da ragazzi che salva la vita.

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