Il Leopard 2, il principale carro armato europeo

Il Leopard 2, il principale carro armato europeo
20 gennaio 2023

Il Leopard 2 è il principale carro armato pesante da battaglia dell’esercito tedesco: in servizio presso la Bundeswehr dal 1979, ha subito negli anni diversi aggiornamenti ed è stato esportato in numerosi Paesi europei e non, compresi Turchia e Canada. Con un’autonomia di circa 500 chilometri e una velocità massima di 70 chilometri orari, è dotato di un cannone da 120 millimetri con due mitragliatrici coassiali; nel corso degli anni è stato utilizzato in Kosovo, Bosnia, Afghanistan e in Siria.

 Al di là della validità del mezzo, che rimane comunque il principale carro armato di fabbricazione europea, il vantaggio dei Leopard 2 è nel loro numero: ne sono stati fabbricati oltre 3.600 esemplari, anche se dopo il 1989 ne sono stati ritirati molti dal servizio attivo dato che si presumeva che la minaccia di un’invasione sovietica fosse ormai tramontata (per un paragone, la flotta britannica di Challenger 2 è di soli 227 esemplari). L’Ucraina ha manifestato grande interesse per l’invio di carri Leopard perché non possiede un gran numero di mezzi corazzati di capacità equivalenti: la maggior parte dei tank di Kiev è di fabbricazione sovietica, e meno performanti dei moderni T-90 russi; inoltre, non sono abbastanza da poter sfruttare quanto meno la forza del numero nelle proprie controffensive.

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Kiev vorrebbe poter disporre di 300 corazzati, mentre stando agli analisti militari un centinaio di Leopard sarebbero sufficienti a garantire alle forze ucraine una certa superiorità sul campo. La Rheinmetall, l’azienda tedesca costruttrice del veicolo, ha reso noto di averne a disposizione poco più di cento (fra Leopard 1 e 2), senza però che siano chiare le loro condizioni né gli eventuali tempi di consegna: i carri armati andrebbero prima smontati e riassemblati per riportarli in condizioni operative, difficilmente prima della fine del 2023. 

La Germania – che pure deve fare i conti con la propria moderna tradizione antibellicista – propone che qualsiasi iniziativa che portasse alla fornitura di mezzi corazzati occidentali a Kiev sia adottata nell’ambito di una coalizione internazionale e non assunta in modo unilaterale da Berlino, per evitare qualsiasi rischio di escalation. In sostanza, rinvia ogni decisione e allunga i tempi. Ma anche i Leopard forniti dalla Germania ad altri Paesi sono vincolati ad un accordo di non riesportazione fatta salva l’autorizzazione in tal senso di Berlino: e la posizione del governo tedesco in materia rimane al momento ambigua, il che blocca di fatto anche la disponibilità alla fornitura espressa da altri Paesi utilizzatori quali la Polonia.

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