Il segreto del successo della cucina Made in Italy non è solo materie prime e fantasia degli chef. Per un buon piatto contano molto anche gli strumenti che si utilizzano. Ad esempio, le padelle: a Host, la fiera dell’ospitalità professionale in programma alla Fiera di Rho, questo oggetto che da migliaia di anni serve per cucinare, è al centro di un’iniziativa, #nontoccatemilapadella promossa da “Pentole Agnelli”. Ad illustrarla è Angelo Agnelli, a capo insieme al padre Baldassarre del Gruppo che lavora l’alluminio e vanta oltre 100 anni di storia e 140 milioni di fatturato: “#nontoccatemilapadella vuole essere un’ode alla padella, un presidio dove questo strumento spesso bistrattato, viene legittimato perché è il simbolo della cucina italiana”, ha spiegato. Tra i firmatari di questo progetto che esalta la tradizione e la dinamicità della padella c’è la chef stellata Cristina Bowerman: “La padella è imprescindibile per una buona cucina, ma può anche non essere solo una padella. Può diventare ad esempio il simbolo di un movimento che dica come la produzione di determinati oggetti del passato sono moderni e all’avanguardia e possono spingere un movimento culturale come si spera possa diventare quello di #nontoccatemilapadella”. Allo stand Pentole Agnelli a Host sono esposte padelle di tutti i tipi. Ma trova spazio anche un Apecar che distribuisce street food di alta qualità, grazie alla presenza a bordo di chef come Michele Cannistraro. Secondo Agnelli lo street food sta rendendo “prêt-à-porter” la cucina italiana, tradizionalmente relegata in casa o nei ristoranti. E anche anche in questo, secondo Agnelli, la padella gioca un ruolo chiave: “L’unione della padella a macchinari che garantiscano un livello ottimale di preparazione ci permette di andare nelle città o negli eventi e portare al grande pubblico una buona cucina, in maniera facile e buona soprattutto”.