Malagò: “Sono molto preoccupato, Olimpiadi a rischio”

Malagò: “Sono molto preoccupato, Olimpiadi a rischio”
Il presidente del Coni, Giovanni Malagò
15 agosto 2019

“Sono preoccupato, molto preoccupato per il futuro olimpico dello sport italiano. Questo e’ un Ferragosto con tante nuvole nere all’orizzonte. Le addensano la crisi politica, l’incertezza sul futuro del governo e la bocciatura da parte del Cio della legge delega di riforma approvata dal Parlamento il 6 agosto”. Cosi’ il presidente del Coni, Giovanni Malago’, in un’intervista a Tuttosport. “Rischiamo conseguenze devastanti – prosegue il n.1 dello sport italiano -. la sospensione del Coni e, quindi, il divieto per i nostri atleti di gareggiare a Tokyo 2020 sfilando dietro il tricolore o indossando le maglie azzurre, retrocessi allo status individuale di ‘atleta olimpico indipendente’ con l’esclusione delle squadre; la messa in discussione di Milano-Cortina 2026 dopo gli sforzi immani che abbiamo sostenuto per aggiudicarci l’organizzazione delle Olimpidi invernali”.

Malago’ ricorda che il 27 agosto a Milano si terra’ la prima riunione del comitato organizzatore di Milano-Cortina 2026, “invitati il Cio, il Coni, i governatori, i sindaci, il Governo. Il problema e’ che con quello che sta succedendo in Parlamento, non sappiamo chi rappresentera’ l’esecutivo, se ci sara’ e a che titolo vorra’ onorarci della sua presenza. Tutto cio’ e’ surreale e francamente sconcertante”. “Inoltre – afferma ancora Malago’ – non sappiamo chi a nome del Governo raggiungera’ Losanna a settembre per fugare i dubbi e le perplessita’ del Cio sulla legge delega. Affinche’ entri in vigore e’ necessario il varo dei decreti attuativi, senza i quali non entra in vigore. Ora, delle due l’una: o il governo rimane in carica, stende e da’ il via ai fatidici decreti o li scrive il nuovo esecutivo dopo essere entrato in carica. Nel secondo caso, ci vorrebbe troppo tempo considerato considerate le esigenze del Cio che, quando si tocca l’autonomia di un comitato olimpico nazionale, interviene in modo drastico”.

Leggi anche:
Max Verstappen cala il poker: è campione del mondo

“La cosa che mi sta piu’ a cuore e’ il futuro dello sport, olimpico soprattutto. Quando ci sono queste spaccature, quelli che ci vanno di mezzo sono gli atleti”. “Mi auguro – conclude Malago’ – che ci sia un soprassalto di ragionevolezza, nell’ interesse dello sport. Siamo ancora in tempo per evitare danni incalcolabili. Ma non ne resta molto. In tutti gli altri Paesi, dopo l’aggiudicazione di un’Olimpiade, lo sport sarebbe stato premiato e portato ad esempio. Invece, guardate in quale situazione ci troviamo”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti