Migranti, Alan Kurdi: “No Italia a richiesta ingresso”

Migranti, Alan Kurdi: “No Italia a richiesta ingresso”
Nave Ong Sea Watch "Alan Kurdi"
10 settembre 2019

La Alan Kurdi non e’ autorizzata ad entrare in acque italiane. Questa, informa la ong tedesca Sea Eye, la risposta del Centro di coordinamento per il soccorso marittimo italiano alla richiesta di aiuto inviata dalla nave che si trova da nove giorni davanti a Malta con 5 migranti a bordo. Il divieto, si legge nella comunicazione delle autorita’ italiane mostrata dalla ong, e’ in accordo al divieto d’ingresso firmato lo scorso 31 agosto dall’allora ministro Matteo Salvini, sulla base del decreto sicurezza bis.

“Oggi l’Italia sfortunatamente e’ molto veloce quando si tratta di rifiutare aiuto per la Alan Kurdi“, commenta Sea Eye. La nave, dopo aver soccorso lo scorso 31 agosto 13 migranti in acque sar libiche, si era diretta verso Lampedusa e aveva chiesto il Pos (Place of safety, il porto sicuro) all’Italia. Era pero’ arrivato il divieto firmato da Salvini e dai suoi colleghi Elisabetta Trenta e Danilo Toninelli e quindi la nave aveva fatto rotta verso Malta. Ma anche in questo caso c’era stato il no allo sbarco. Otto migranti nei giorni scorsi sono stati comunque evacuati verso l’isola per emergenze sanitarie.

Fino ad oggi si contano 5.728 arrivi nel 2019, contro i 20.322 del 2018 ed i 100.307 del 2017 nello stesso periodo. Con l’avvicinarsi dell’autunno e’ prevedibile che questo si confermera’ un anno record, ma in senso negativo, per migranti giunti via mare. Cosa che permettera’ di gestire il fenomeno come vuole Lamorgese, che, intercettata in Transatlantico, ha risposto cosi’ ai cronisti che le chiedevano delle navi ong: “il ministro dell’Interno e’ sempre operativo, 24 ore su 24. Affronteremo anche questa emergenza se sara’ un’emergenza”. Un ‘se’ rivelatore: l’obiettivo e’ che i flussi non diventino un’emergenza e tale non si puo’ comunque definire l’arrivo di una nave con 50 persone soccorse.

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