“Il futuro del principe ereditario saudita Mohammed bin Salman come sovrano del Regno è capitolo chiuso”. E’ quanto hanno detto fonti saudite “bene informate” al quotidiano panarabo al Quds al Arabi, in riferimento al caso del giornalista saudita dissidente Jamal Khashoggi scomparso lo scorso 2 ottobre dopo essere entrato nel consolato del suo Paese a Istanbul.
Secondo le informazioni raccolte dal giornale di proprietà qatariota, le allarmate dichiarazioni del presidente americano Donald Trump e quelle della Gran Bretagna – due Paesi alleati del Regno – “hanno provocato un vero e proprio terremoto all’interno della famiglia reale” e molti principi “che cominciano a vedere in pericolo le sorti della monarchia a causa dei pericolosi comportamenti dell’erede al trono Mohammed bin Salman”, noto con l’acronimo MBS. Le fonti del giornale sostengono che MBS, indicato da agenti della sicurezza turca come il mandante di un complotto per eliminare Khashoggi, si è de facto giocato: “il suo futuro come sovrano è capitolo chiuso, nessuno al mondo lo accoglierà visto che tutti i fili che portano al suo coinvolgimento nel brutale assassinio del giornalista. E se davvero queste accuse saranno confermate nessuno in occidente sarà disposto a riceverlo e rappresenterà un pericolo per la continuità della stessa monarchia”.
Secondo le fonti di Al Quds al Arabi, il caso Khashoggi “ha incoraggiato alcuni principi a chiedere a re Salman di ripristinare le tradizionali procedure della famiglia reale che sono state congelate da MBS con l’epurazione di decine di principi” avvenute lo scorso anno. Le stesse fonti rivelano inoltre che MBS, scoppiato il caso, “ha bussato le porte di influenti principi” come l’ex ambasciatore a Washington ed ex capo dei servizi segreti Turky Faisl, ma anche del miliardario al Walid bin Talal, vittima delle epurazioni e poi rilasciato previo accordo economico con le autorità di Riad.
Insomma, MBS avrebbe chiesto al principe al Faisl che considerava Khashoggi “alla stregua di un figlio” di “intercedere presso gli americani al fine di alleggerire le pressioni di Washington su Riad”. Al magnate Bin Talal, MBS avrebbe invece chiesto di “intervenire presso la grande finanza Usa” promettendo di “fermare le campagne di arresti e ricostruire di nuovo l’unità della famiglia reale”. Famiglia reale che oggi, secondo un’altra fonte “è già profondamente divisa a causa delle politiche di MBS ed ora rischia di uscire decimata a causa di questa crisi”. Intanto, il governo turco ha riferito a funzionari statunitensi di essere in possesso di registrazioni audio e video che provano che Jamal Khashoggi e’ stato ucciso all’interno del Consolato saudita a Istanbul. Lo scrive il Washington Post citando funzionari Usa e turchi. In particolare, un audio confermerebbe i particolari piu’ raccapriccianti emersi in questi giorni: “Si puo’ sentire la sua voce, si puo’ sentire come e’ stato interrogato, torturato e ucciso”, dice una delle fonti al Wp.