Come annunciato ieri dal capogruppo Andrea Marcucci, il Partito democratico ha presentato oggi in Senato la mozione di sfiducia individuale contro il ministro dell’Interno, Matteo Salvini. Il documento e’ firmato dai 52 senatori dem e anche da Gregorio De Falco, ex del Movimento 5 stelle, e da Riccardo Nencini. “Appare di una gravita’ assoluta la circostanza, confermata proprio dalle dichiarazioni rese dal Presidente del Consiglio dei ministri nell’Aula del Senato” ieri “che il Ministro dell’interno avrebbe rilasciato dichiarazioni mendaci in almeno due importanti occasioni”.
Dopo una serie di premesse che ricostruiscono la vicenda e i passaggi parlamentari compiuti dal partito a Palazzo Madama per avere chiarimenti su quanto accaduto, i senatori dem rilevano che il presidente del Consiglio “dichiarando nell’Aula del Senato il 24 luglio 2019, che: ‘la visita a Mosca del 17 e 18 ottobre 2018 del Ministro dell’Interno, vice presidente Salvini, e’ stata organizzata direttamente dal ministero dell’Interno ed e’ consistita nella sua partecipazione all’Assemblea generale del 2018 di Confindustria Russia, cui risulta abbia partecipato anche il signor Savoini’, ha non solo contraddetto platealmente le precedenti dichiarazioni del ministro in merito al fatto di non sapere della presenza di Savoini a Mosca nell’ottobre 2018, ma di fatto ha sancito che il ministro dell’interno ha pubblicamente, e in almeno due circostanze, mentito su fatti delicatissimi di cui era a conoscenza”. Per queste ragioni il Pd, in base all’articolo 94 della Costituzione e all’articolo 161 del Regolamento della Senato, “esprime la propria sfiducia al ministro dell’Interno, Matteo Salvini”.
Allo stesso tempo, alla Camera, Vittorio Sgarbi, deputato del Misto chiede la sfiducia al ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli. “Chiedo al gruppo misto di raccogliere le firme e sostenere la mia richiesta di sfiducia al ministro delle Infrastrutture Toninelli, perche’ un ministro non puo’ essere nel governo e avere una posizione opposta al presidente del Consiglio”, ha detto in Aula Vittorio Sgarbi, riferendosi alla diversa posizione di Toninelli e del premier Conte, rispetto alla Tav. “Abbiate il coraggio di andarvene – ha continuato Sgarbi rivolgendosi ai deputati della maggioranza – Se il ministro ha una volonta’ opposta rispetto alle intenzioni del presidente del Consiglio, non puo’ esserci governo”.