Qatar: auspichiamo ruolo Italia per risolvere crisi Paesi Golfo. Incontro Alfano-Al Thani

Qatar: auspichiamo ruolo Italia per risolvere crisi Paesi Golfo. Incontro Alfano-Al Thani
2 luglio 2017

Il Qatar respingerà la lista di richieste, che hanno piu’ il tono di un ultimatum, inviata da Riad e i suoi alleati e la cui scadenza e’ il prossimo 3 luglio. Non dà spazio a dubbi il ministro degli Esteri di Doha, Mohammed Bin Abdulrahman Bin Jassim Al Thani (foto dx). All’inizio del mese di giugno, l’Arabia Saudita e altri Paesi del Golfo, nonché l’Egitto, accusando il Qatar di sostegno al terrorismo, hanno interrotto i rapporti diplomatici con Doha e hanno poi avanzato una serie di “richieste” per chiudere la crisi, dall’interruzione dei rapporti con la Fratellanza musulmana fino alla chiusura dell’emittente televisiva Al Jazeera. “Tutte le 13 richieste” presentate al Qatar dai vicini Paesi del Golfo “sono contrarie al diritto internazionale e saranno respinte”, ha detto Al Thani che ieri a Roma ha incontrato il ministro degli Esteri Angelino Alfano (foto sx)dopo una missione a Washington e New York. “L’Italia è un partner molto importante per il Qatar – ha sottolineato Al Thani -. Ci sono stati contatti con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e il ministro degli Esteri Angelino Alfano. La posizione dell’Italia è eccellente. Auspichiamo che l’Italia abbia un ruolo importante per la soluzione di questa crisi e per la riduzione delle tensioni”.

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Nei Paesi che accusano il Qatar di sostenere il terrorismo “ci sono istituzioni finanziarie coinvolte nel finanziamento ad organizzazioni terroristiche e addirittura in operazioni terroristiche compiute in Paesi occidentali”, ha aggiunto la seconda carica del Qatar, rimarcando che “per quanto riguarda la questione del finanziamento al terrorismo questo problema esiste in tutti i Paesi della regione e non riguarda unicamente il Qatar, che è anzi in fondo alla lista”. “Per quanto riguarda gli Stati che accusano il Qatar di sostenere il terrorismo – ha detto ancora – questi stessi Stati hanno lo stesso problema. Loro sono in cima alla lista. Ci sono istituzioni finanziarie coinvolte nel finanziamento ad organizzazioni terroristiche e addirittura in operazioni terroristiche che sono avvenute in Paesi occidentali questi Paesi sono molto coinvolti”. Dunque, sulle richieste “non vi sara’ alcun negoziato”, ha puntellato il ministro qatarino. Doha – che conta sulla mediazione del Kuwait e di Francia, Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti – vuole un “dialogo costruttivo” con il resto dei paesi del Golfo ma non ritiene che ne’ la Lega Araba ne’ il Consiglio di cooperazione del Golfo “abbiano un ruolo da svolgere, poiche’ finora non hanno detto una parola” su un ultimatum “contrario al diritto internazionale” e emesso in “violazione della sovranita’” di un paese.

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Il Qatar, ha sottolineato Al Thani, “non teme di azioni militari” future poiche’ e’ convinto che la “saggezza” prevarra’.  Al centro dell’incontro tra i due ministri, proprio la crisi nell’area del Golfo tra il Qatar e altri Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC), in merito alla quale il Alfano ha “espresso al suo interlocutore l`auspicio di una rapida de-escalation e ha confermato che l`Italia sostiene la mediazione messa in atto dal Kuwait nel suo ruolo di presidente di turno del GCC”. “Il governo italiano – fa sapere la Farnesina – sta seguendo con preoccupazione e grande attenzione gli sviluppi della crisi e ribadisce la volontà di contribuire a qualsiasi iniziativa mirata in primo luogo a ripristinare il dialogo e ad allentare le tensioni tra gli attori coinvolti”. “L’Italia è in contatto con i Paesi coinvolti e si appella a tutte le Parti affinché si astengano da ulteriori azioni che possano aggravare la situazione”. Alfano ha detto di essere “molto soddisfatto per l`ottimo stato delle relazioni bilaterali, compreso nel settore economico e degli investimenti qatarini in Italia” e “di augurarsi che le imprese italiane – che operano specialmente nel settore delle infrastrutture e dell`energia – possano ulteriormente consolidare la propria presenza in Qatar e in tutta l`area”.

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