Sarà Valentine Ananikov, Accademico delle scienze russo, ad aprire mercoledì allo Steri di Palermo l’edizione 2016 di FineCat, il Simposio internazionale sui nuovi processi green della chimica fine organizzato dal Cnr e dall’Università di Palermo. Classe 1975, professore di chimica all’Università Statale di Mosca dal 2012, Ananikov guida a Mosca un Laboratorio di ricerca avanzata all’Istituto di chimica “N. D. Zelinsky“, e un altro all’Università Statale di San Pietroburgo grazie ad un finanziamento “MegaGrant” concesso nel 2013 dal Governo russo. Dopo il dottorato conseguito nel 1999 all’Universita‘ diDonetsk, Ananikov nel 2005 diviene professore all’Istituto “Zelinsky“. Nel 2008, a soli 33 anni, e’ eletto membro dell’Accademia delle Scienze Russa per meriti scientifici eccezionali. Lo scienziato russo ha introdotto il campo di ricerca interdisciplinare della “complessità molecolare” il cui scopo, in breve, quello di creare una metodologia integrata per lo studio delle reazioni catalitiche applicate alla sintesi organica e a quella dei materiali: settori nei quali la chimica russa ha dato contributi di straordinaria importanza. “Le ricerche dei colleghi russi — dice Mario Pagliaro, chairman del Simposio che coordina al Cnr le attività di uno dei principali Laboratori di nanochimica in Europa – integrano i vecchi campi disciplinari della chimica in ricerche di avanguardia che ci porteranno in pochi anni a rivedere integralmente i processi produttivi della chimica: la maggiore industria del mondo”. “Palermo e la Sicilia – afferma il co-chairman del simposio e professore di chimica all’Università di Palermo, Leonardo Palmisano – hanno nella ricerca e nell’alta formazione nel campo della green economy una fondamentale occasione di nuovo sviluppo”. Organizzato ogni anno a Palermo dal Cnr e dall’Università di Palermo, il Simposio FineCat ha visto intervenire in Sicilia dal 2012 alcuni dei maggiori chimici a livello internazionale, fra cui Manfred Reetz, David Cole-Hamilton, Gadi Rothenberg, Graham Hutchings e Claudio Bianchini.