Stadio e piano buche, Raggi prova a ripartire. “C’è volontà di farlo nell’interesse dei cittadini”

Stadio e piano buche, Raggi prova a ripartire. “C’è volontà di farlo nell’interesse dei cittadini”
5 febbraio 2017

Dopo i giorni forse più difficili per Virginia Raggi, tra le otto ore di interrogatorio sulle nomine e l’esplosione del caso polizze, l’amministrazione comunale di Roma torna a guardare avanti. Forte della super-blindatura di Beppe Grillo. La prossima settimana a Palazzo Senatorio si preannuncia densa su diversi fronti, primo dei quali quello dello Stadio della Roma. Dopo settimane di stasi, i contatti tra il Campidoglio e i proponenti del progetto a Tor di Valle si sono intensificati, al punto che per martedì è previsto un nuovo vertice tra le parti. “C’è la volontà di farlo in primo luogo nell’interesse dei cittadini e, quindi, di tutte le parti coinvolte nel progetto. Ci sono tutti i margini per concludere positivamente la procedura nel rispetto della legge”, trapela da fonti del Comune a Cinque Stelle vicine al dossier. Mentre nel dibattito irrompe la voce dell’allenatore giallorosso Luciano Spalletti che ai microfoni di Sky Sport dice senza mezzi termini: “A Roma va fatto lo stadio! Famo ‘sto stadio!”.

LA SCADENZA Durante la riunione si entrerà maggiormente nel dettaglio del progetto in vista della scadenza del 3 marzo, data in cui terminerà la proroga che il Campidoglio ha chiesto e ottenuto nella conferenza dei servizi. Dopo le riserve espresse sui livelli di sicurezza stradale, veicolare e pedonale nell’amministrazione Raggi c’è la ferma “consapevolezza che ci sono trenta giorni per intervenire. C’è una lista di temi da affrontare nel periodo di sospensione”. Tra queste, l’annoso tema della riduzione delle cubature, su cui si dovrebbe però raggiungere un’intesa con i proponenti, AS Roma e l’imprenditore Luca Parnasi. Per portare a casa lo stadio con meno volumetrie abbinate (il tema è quello delle ‘torri’) parallelamente il Campidoglio dovrebbe, però, anche smarcarsi dal cosiddetto fronte del no, quella parte del M5S più decisamente contrario al progetto. L’assessore all’Urbanistica Paolo Berdini, che non ha mai nascosto la sua posizione critica sul tema, di recente ha smentito – nonostante una registrazione audio delle sue parole – alcune dichiarazioni non certo dialoganti con la controparte sullo Stadio durante un’assemblea municipale: “…l’hanno presa sui denti…”.

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PIANO BUCHE La scorsa settimana il Campidoglio ha inviato alla Regione Lazio il suo ‘parere unico’ sul maxi-progetto: un ‘no’ corredato però da alcune condizioni per trasformarlo in un sì. Tanto che oggi l’assessore allo sport Daniele Frongia sottolinea che “quel documento non è assolutamente una bocciatura”. Ed è da qui che si ripartirà nell’incontro di martedì. Nei giorni a venire Virginia Raggi darà il via anche al piano buche, una di quelle azioni concreta per la città auspicate da Beppe Grillo, ‘vittima’ in prima persona di una buca in via Ostiense che, a fine novembre, lo fece cadere durante l’ultimo corteo romano per il no al referendum. All’ordine del giorno anche l’allargamento della giunta Raggi a undici o dodici assessori (al momento sono dieci più la sindaca), con tre deleghe in ballo: scuola, lavori pubblici e patrimonio. “La tenuta della giunta Raggi? Sto lavorando ad un evento molto importante che si terrà nel 2019 che verrà replicato anche nel 2020 – risponde l’assessore allo sport ed ex vicesindaco Daniele Frongia – per me la scadenza è il 2021”. Sottotesto: davanti ai Cinque Stelle nella Capitale ci sono ancora 4 anni.

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