La strage al mercatino “è un attentato”, ma la polizia “non è sicura” di aver arrestato il killer. Italiana dispersa. Merkel, aiuteremo sempre chi vuole integrarsi

La strage al mercatino “è un attentato”, ma la polizia “non è sicura” di aver arrestato il killer. Italiana dispersa. Merkel, aiuteremo sempre chi vuole integrarsi
20 dicembre 2016

La polizia di Berlino “non è certa” che il giovane pachistano arrestato dopo la strage al mercatino di Natale sia effettivamente l’uomo che ieri sera ha lanciato il camion sulla folla, facendo almeno 12 morti e 48 feriti. Prima della posizione ufficiale espressa dal capo della polizia di Berlino, Klaus Kandt, fonti della polizia avevano riferito a Welt di avere arrestato “l’uomo sbagliato” e di ritenere che il vero autore dell’attacco sia “ancora in libertà e armato”. Klaus ha poi dichiarato in conferenza stampa che “è effettivamente incerto che si tratti del conducente”, dato che “le prove iniziali sono limitate”. In un tweet, la polizia ha aggiunto: “restiamo particolarmente vigilanti”. La strage compiuta ieri sera al mercatino di Natale a Berlino, in ogni caso, è il risultato “un attentato terroristico”. E’ quanto conferma il ministero dell’Interno tedesco. A ventiquattr’ore dall’azione folle dell’attentatore è momento di bilanci e analisi. Le ultime notizie parlano di una giovane italiana considerata dispersa dopo la strage. Il camion piombato sulle bancarelle del mercatino, invece, è simile a quello utilizzato per l’attentato del 14 luglio a Nizza. Il mezzo pesante è stato lanciato “deliberatamente” contro la gente, ha spiegato la polizia tedesca in un tweet, confermando il bilancio preliminare di 12 vittime e 48 feriti, alcuni dei quali in gravi condizioni. “I nostri inquirenti ritengono che il camion sia stato intenzionalmente guidato contro la folla al mercato di Natale nella Breitscheidplatz”, ha riferito la polizia nella notte. Il quotidiano “Welt”, ha parlato dell’attentatore identificandolo un giovane pachistano di 23 anni, che sarebbe stato registrato come profugo nel centro di accoglienza allestito nell’ex aeroporto di Tempelhof, dove stamattina la polizia ha eseguito una perquisizione. Dell’uomo per ora sono state diffuse solo nome e iniziale del cognome: Nabed B. Inoltre, una giovane italiana è considerata dispersa a Berlino, dopo la strage di ieri sera al mercatino di Natale di Breitscheidplatz.

IL TESTIMONE L’uomo è stato arrestato in base alle indicazioni di un testimone, che ha seguito il giovane pachistano, scappato a piedi dopo aver lanciato un tir contro la folla. Il sospetto, rimasto anonimo, ha seguito l’uomo per circa due chilometri, mentre al telefono parlava con la polizia per tenerla informata sugli spostamenti. Gli agenti sono riusciti ad arrestare l’uomo vicino al monumento della Colonna della Vittoria, vicino al parco pubblico Tiergarten. “Con l’aiuto di questo testimone siamo riusciti a catturare il sospetto”, ha dichiarato il portavoce di polizia Winfrid Wenzel. “Un coraggio civile del genere deve servire da incoraggiamento”. Il sospetto è invece un richiedente asilo, pachistano o afgano, arrivato in Germania attraverso la rotta dei Balcani a febbraio, secondo le fonti di sicurezza citate dalla Dpa. Da fonti accreditate, l’intelligence tedesca seguiva da giorni i segnali di un possibile attentato in Germania. Il camion, secondo le prime risultanze dell’indagine, sarebbe arrivato dall’Italia con un carico di acciaio. Gli inquirenti stanno leggendo i dati del Gps per definirne gli spostamenti. A bordo ci sarebbero stati due uomini. Uno di loro è stato ritrovato morto sul mezzo: secondo la polizia si tratta di un cittadino polacco. La nazionalità dell’uomo al volante, con ogni probabilità l’attentatore – che è stato arrestato – non è ancora chiara, ma secondo fonti dell’intelligence si tratterebbe di un pachistano o un afgano, entrato in febbraio in Germania come rifugiato.

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IL DIROTTAMENTO Secondo il Tagesspiegel la persona fermata era già conosciuta alla polizia per piccoli reati. Il proprietario del camion immatricolato in Polonia ha detto di non avere avuto più contatti con il suo autista – che potrebbe essere l’uomo ritrovato morto sul tir – da ieri pomeriggio. “Non so cosa gli sia successo. E’ mio cugino, lo conosco fin da bambino. Garantisco per lui”, ha detto Ariel Zurawski, raggiunto telefonicamente dall’Afp. Secondo Lukasz Wasik, un responsabile della stessa società di trasporti, ha spiegato che il contatto con l’autista è stato perso alle 15, ora italiana. Una prima ricostruzione che lascia trapelare l’ipotesi di un dirottamento del mezzo, ma tutta da verificare. Questa oggi i membri del Senato di Berlino (il governo regionale) apriranno un libro delle condoglianze alla Gedächtniskirche (la Chiesa del Ricordo) che sarà a disposizione di tutti i cittadini. Per questa sera è prevista una cerimonia commemorativa nella chiesa del centro di Berlino, a due passi dal luogo dell’attentato. “È per noi una giornata molto difficile, sappiamo che la persona che ha compiuto questo atto aveva chiesto asilo in Germania. Noi continueremo a sostenere e dare sostegno alle persone che chiedono di integrarsi nel nostro paese”. E’ quanto ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel che in mattinata ha parlato al telefono con il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, dell`attentato.

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IL CORDOGLIO Anche il presidente federale Joachim Gauck si è detto sconvolto per quanto avvenuto: “Questa è una sera dolorosa per Berlino e per il nostro Paese, che rende sgomento me come innumerevoli altre persone (..) Sono vicino alle vittime, ai loro familiari, a tutti coloro che temono per i propri parenti o amici”. “Dolore per la strage di Natale a Berlino e vicinanza ad Angela Merkel e a tutto il popolo tedesco” è stato espresso in un tweet dal presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. “Profondamente colpito e addolorato dalla notizia dello spregevole attacco” si è dteto il ministro degli Esteri Angelino Alfano. “Siamo vicini alla popolazione tedesca in questo triste momento che dovrebbe essere piuttosto di gioia e pace in prossimità delle festività natalizie” ha spiegato il capo della diplomazia italiana. “I ripetuti episodi di questi giorni – ha aggiunto Alfano – non muteranno la nostra determinazione a combattere il terrorismo a fianco dei nostri Partner internazionali e accanto alla Germania in particolare con cui l’Italia è in stretto coordinamento”. “Voglio assicurare ai nostri connazionali che il governo italiano segue con la massima attenzione l’evolvere della situazione, in stretto contatto con le istituzioni tedesche e con le nostre autorita’ consolari. L’Unità di Crisi della Farnesina sta procedendo con le debite verifiche”, ha precisato il ministro Alfano.

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