Suv falcia due bimbi: uno muore, l’altro perde le gambe

12 luglio 2019

Sono stabili, ma sempre drammatiche le condizioni del bambino travolto da un Suv mentre si trovava davanti casa a Vittoria, dove e’ morto il cuginetto. Da questa mattina il piccolo, che ha perso le gambe, quasi del tutto tranciate nel terribile impatto, e’ ricoverato prognosi riservata nel reparto di terapia intensiva neonatale del Policlinico di Messina dove e’ stato trasferito. “La situazione nella sua drammatica gravita’ si e’ mantenuta stabile”, spiega Antonino Levita, direttore sanitario del Policlinico. “Il bambino – aggiunge – e’ arrivato questa mattina ed e’ monitorato. E’ stato avviato un un percorso assistenziale per questo tipo di pazienti, abbiamo cercato di dare sostegno famiglia anche dal punto di vista psicologico, la situazione resta grave e la prognosi e’ riservata”.

I due cuginetti stavano giocando con il cellulare sui gradini di casa, nel centro storico di Vittoria, paese del ragusano, e un Suv li ha falciati: Alessio, 12 anni, è morto sul colpo, Simone, 11 anni è gravissimo, dopo un delicato intervento chirurgico che non ha potuto salvargli le gambe, tranciate nell’impatto. Il conducente ha abbandonato il Suv ed è fuggito, insieme agli altri tre passeggeri che erano a bordo. E’ stato rintracciato dalla polizia mezz’ora dopo e arrestato per omicidio stradale, lesioni e omissione di soccorso: Rosario Greco, pregiudicato 37enne, figlio di un esponente della criminalità organizzata locale, era ubriaco, nel sangue un tasso alcolemico 4 volte superiore il limite, e aveva fatto uso di coca, prima di travolgere i ragazzini, alle 20.50 di ieri sera. Quando i poliziotti, insieme al 118, sono arrivati sul posto, in via IV aprile, Alessio era riverso a terra, esangue, Simone era in condizioni disperate. Il Suv abbandonato.

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I due bambini sono stati trasportati d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Guzzardi di Vittoria. Ma Alessio quando è arrivato era già morto, Simone è stato operato urgentemente per 5 ore, le sue gambe erano tranciate e i medici hanno dovuto amputare. Poi è stato trasferito al policlinico di Messina. La famiglia – spiega il direttore sanitario – ha chiesto supporto e riserbo. “Noi abbiamo attivato anche i servizi sociali e di ospitalità per i genitori perché possano stare vicini al bambino. La situazione è molto delicata, la prognosi è riservata, il bambino è in una condizione gravissima seppure in una certa stabilità, non ci sono state molte variazioni, ma è come essere in una tempesta. E’ sotto controllo da parte degli specialisti del reparto di patologia e terapia intensiva neoanatale, che lo assistono h24. Le gambe purtroppo erano tranciate, era impossibile salvarle”. Rosario Greco, il 37enne alla guida del Suv, ha un precedente per favoreggiamento, ma il padre – spiegano gli investigatori – “è inserito in organico in un sodalizio criminale”, tanto che ha subito un importante sequestro di beni, valore milioni di euro, ed è stato anche arrestato 20 giorni fa per un tentato omicidio, sebbene non legato ai fatti di mafia.

E c’è un altro particolare: il 37enne ha subito un grave incidente stradale da ragazzino, ne porta le cicatrici sul volto, e zoppica vistosamente, a causa di una lesione che gli ha lasciato la gamba semi-paralizzata. Ieri sera, come hanno ricostruito gli agenti attraverso le telecamere di videosorveglianza e le testimonianze, a folle velocità, ha fatto un sorpasso vicino ad un incrocio di via IV aprile, ha perso il controllo del Suv e ha travolto i bambini. Era ubriaco: il tasso alcolemico nel sangue rivelato dai test era quattro volte il limite consentito; e come – come ha raccontato lui stesso – aveva fatto uso di coca. Ora è in carcere. I tre che erano con lui, fuggiti per paura di essere linciati, rintracciati dalla polizia hanno raccontato la dinamica e “addebitato ogni responsabilità al conducente”.

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Anche loro contano precedenti penali, per droga e reati contro il patrimonio, due di loro erano sorvegliati. Sono stati denunciati per omissione di soccorso e favoreggiamento personale. Il comune di Vittoria, sciolto per mafia, proclamerà il lutto, e i tre commissari straordinari che amministrano hanno invitato ad una “profonda riflessione”: “Una giovane vita spezzata in maniera così cruenta ed un’altra che si trova a lottare tra la vita e la morte, non può che lasciare in tutti noi un’infinita tristezza. In pochi frangenti si azzerano sogni, aspettative e speranze costruite sull’amore e sulle proiezioni di giovani vite. Non possiamo che stringerci attorno alla famiglia di Alessio, a quella di Simone ed ai familiari tutti coinvolti in questa tragica vicenda. A loro, tutta la nostra più sincera vicinanza, pronti sin da subito a dare disponibilità, supporto e presenza”.

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