Torna il caos in Bielorussia, centinaia di persone arrestate

Torna il caos in Bielorussia, centinaia di persone arrestate
6 settembre 2020

Centinaia di persone sono state arrestate nel corso delle proteste tenute oggi in Bielorussia contro il presidente Alexander Lukashenko. La notizia arriva direttamente da fonti governative. Lo ha detto all’agenzia russa Ria Novosti la portavoce del ministero dell’Interno, Olga Chemodanova. “Centinaia di cittadini sono stati arrestati nel paese per aver partecipato a proteste non autorizzate – ha detto – non conosciamo il numero esatto, lo preciseremo domani mattina”. Per tutta la giornata in Bielorussia hanno manifestato migliaia di persone contro il presidente Alexander Lukashenko. “Proteste non autorizzate” afferna ancora la portavoce del ministero dell’Interno, andate in scena nella capitale e in altre regioni del Paese. In mattinata il ministero aveva annunciato un rafforzamento delle misure di sicurezza in vista delle proteste. “Finora non ci sono stati arresti, se non a Minsk – ha precisato la portavoce – ad ora sono circa 10 le persone arrestate a Minsk”.

E proprio a Minsk, capitale della Bielorussia, la polizia antisommossa, secondo quanto riporta la Bbc, sostenuta da cannoni ad acqua e da barriere, ha isolato parti della città e sono stati effettuati numerosi arresti, con denunce di feriti. I manifestanti, in sostanza, chiedono le dimissioni del presidente, accusando le autorità di aver truccato la sua rielezione poco più di un mese fa. Da allora, a causa degli scontri avvenuti durante le manifestazioni, almeno quattro persone sono morte e centinaia sono rimaste ferite. Un certo numero di esponenti dell’opposizione sono fuggiti dal paese. Sabato, l’attivista Olga Kovalkova è stata l’ultima ad annunciare di essersi rifugiata nella vicina Polonia per sfuggire all’arresto.

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