Gli inquirenti della Procura di Roma hanno chiesto di archiviare l’inchiesta sul regista cinematografico Fausto Brizzi, accusato di violenza sessuale.
Secondo il procuratore aggiunto di Roma Maria Monteleone, che ha proceduto sulla base della denuncia di tre attrici, il regista non ha commesso alcun reato, infatti la formula utilizzata per richiedere l’archiviazione è quella del “il fatto non sussiste”. Delle tre querele arrivate a piazzale Clodio, tra l’altro, solamente una sarebbe stata utilizzabile perché le altre due erano giunte nelle mani dei pm fuori dai termini temporali previsti. Nei reati di natura sessuale, infatti, si può procedere solamente per fatti risalenti a sei mesi prima della denuncia.
Il caso era esploso nei mesi scorsi quando Dino Giarrusso, ex inviato dei “Le Iene” e oggi in forza al Movimento 5 Stelle, intervistò alcune attrici che raccontavano di scene in parte simili, avvenute in un appartamento nel quartiere romano di San Lorenzo. Le ragazze, spiegava Giarrusso, “non si conoscono tra loro”. Inizialmente il nome di Brizzi non viene rivelato. In tv si parla genericamente di un “regista di poco più di 40 anni”. Poi lo scandalo viene reso pubblico: l’11 novembre 2017, a parlare del regista sono “Il Corriere della Sera” e “Il Messaggero” spiegando che “il suo nome era circolato sui social”.