Reinserimento detenuti, coop minori Palermo produrra’ biscotti agrumi Ciaculli

I mandarini di Ciaculli, feudo della vecchia mafia di Michele Greco, diventano strumento per il reinserimento dei giovani detenuti. Una societa’ cooperativa di cui saranno soci lavoratori i minori del carcere Malaspina di Palermo, infatti, produrra’ un biscotto agli agrumi prodotti nello storico quartiere che sara’ immesso nella rete commerciale nelle prossime settimane. L’esperimento parte da un programma di rieducazione e riabilitazione dei giovani detenuti per l’integrazione nel mercato del lavoro dei ragazzi e coinvolge alcuni dei 31 giovanissimi detenuti della comunita’. La ricetta dei biscotti, che saranno venduti con il marchio “cotti in flagranza” e’ stata elaborata in esclusiva dallo chef Giovanni Catalano. La materia prima, il mandarino, proviene invece dal terreno coltivato dalla comunita’ di Padre Antonio Garau, bene sequestrato alla mafia a Ciaculli. Il forno per la nuova produzione e’ stato donato al carcere Malaspina dall’associazione nazionale magistrati. “Vogliamo reinserire i ragazzi, che sono stati condannati per reati molto gravi e far capire loro che c’ e’ una vita fuori da qui, convertire la pena da scontare in un progetto educativo che dia loro la possibilita’ in un secondo momento di scegliere una strada, un futuro”, spiega il direttore del Malaspina Michelangelo Capitano, “il binario che percorriamo e’ quello dell’alfabetizzazione e della formazione professionale, anche con progetti di orticoltura”.