LA PARATA La sfilata è stata suddivisa in sette settori. Dopo i sindaci, è cominciata la parata tradizionale, aperta dalla banda dei Carabinieri. A seguire, le bandiere delle forze armate e i gonfaloni di Regioni, Comuni e associazioni di ex combattenti. Poi la “Rivista” storica anche con una compagnia in uniforme della prima guerra mondiale. Poi è stato il turno delle tre forze armate seguite da Carabinieri, Guardia di Finanza, Croce Rossa e l’Ordine di Malta. A seguire i vigili del fuoco, Polizia di Stato, Polizia penitenziaria, Corpo forestale, Polizia municipale, Servizio civile nazionale e la protezione civile fino alla chiusura che ha visto come protagonista la fanfara dei Bersaglieri. Gli onori finali sono spettati al reggimento di corazzieri a cavallo e dalla fanfara dei carabinieri a cavallo.
In un messaggio inviato al generale Claudio Graziano, Capo di Stato maggiore della difesa, il presidente Sergio Mattarella scrive: “Il 2 giugno 1946, con il referendum istituzionale, prima espressione di voto a suffragio universale di carattere nazionale, le italiane e gli italiani scelsero la Repubblica, eleggendo contemporaneamente l’Assemblea costituente, che, l’anno successivo, avrebbe approvato la carta costituzionale, ispirazione e guida lungimirante della rinascita e, da allora, fondamento della democrazia italiana”. Il presidente della Repubblica aggiunge che “i valori di libertà, giustizia, uguaglianza fra gli uomini e rispetto dei diritti di ognuno e dei popoli sono, ancora oggi, il fondamento della coesione della nostra società ed i pilastri su cui poggia la costruzione dell’europa. Dalla condivisione di essi nasce il contributo che il nostro paese offre con slancio, convinzione e generosità alla convivenza pacifica tra i popoli ed allo sviluppo della comunità internazionale”.
IL MESSAGGIO DEL MARÒ Salvatore Girone, il fuciliere di Marina detenuto in India per 4 anni, che non è presente alla parata ha inviato un messaggio: “Vorrei inviare a tutti gli italiani – dice il marò – i miei auguri per una buona festa della Repubblica 2016 e ancora una volta un ringraziamento a tutti coloro che durante gli anni che ho trascorso in India, non hanno mai smesso di sostenerci. Dopo quattro anni lontano dalla nostra Patria, quest’anno sono felice di poter condividere questa giornata importante per la nostra Repubblica con i miei familiari ed alcuni colleghi-amici”.