Mentre i vertici del Nazareno (i vicesegretari e i capigruppo Debora Serracchiani, Lorenzo Guerini, Luigi Zanda ed Ettore Rosato) sottolineano come “il fatto che questa iniziativa targata Pd si svolga a qualche ora da ballottaggi impegnativi in alcune tra le più grandi città italiane è un’occasione da non sprecare”, invitando tutti i parlamentari a mobilitarsi per un’iniziativa, spiegano dal Nazareno, che potrebbe smuovere l’elettorato più moderato, decisivo nella partita decisiva, ovvero quella di Milano. Un impegno che la minoranza accoglie ma con qualche distinguo: Roberto Speranza spiega di “non voler fare polemiche in queste ore di campagna elettorale”, e assicura che giovedì “girerò per le amministrative”. Tuttavia, “decideranno i nostri candidati quali temi toccare”.
Ma tra i bersaniani sono tanti quelli che non rinunciano a ricordare come in occasione dell’abolizione dell’Imu la loro richiesta di non esentare i più ricchi sia stata ignorata. Più conciliante Gianni Cuperlo, che assicura come “l’impegno per i ballottaggi non è in discussione, e va bene ogni iniziativa”. Resta da vedere in quale banchetto sceglierà di andare lo stesso Renzi, per quello che sarà il suo ultimo impegno pubblico in Italia prima del voto: nel pomeriggio del 16 è infatti prevista la partenza per San Pietroburgo, in occasione del forum economico. Domani invece il governo potrebbe giocare un’altra carta sul piatto dei ballottaggi: il decreto enti locali dovrebbe essere all’esame del Consiglio dei Ministri convocato per le 17.30. Via le sanzioni a chi ha sforato il Patto di Stabilità, liberando risorse in particolare per le città metropolitane.