Cronaca

Morte operaio stabilimento siderurgico Ilva, 12 persone indagate. Vertice a Roma sulla sicurezza

Sono 12 gli indagati per cooperazione in omicidio colposo in relazione all’incidente mortale che si è verificato nello stabilimento siderurgico Ilva la mattina di sabato 17 settembre, nel nastro trasportatore che alimenta l’altoforno 4, in cui ha perso la vita Giacomo Campo (foto), 25 anni, di Roccaforzata (Taranto). Tra questi c’è l’attuale direttore dello stabilimento Ruggero Cola insieme ad altri 11 tra capi reparto, capi turno del siderurgico e responsabili della Steel service Srl, azienda di cui Campo era dipendente, che in appalto si occupa di pulizie per l’Ilva. Il sostituto procuratore Giovanna Cannarile ha affidato al una consulenza tecnica al professor Massimo Sorli, ordinario di Meccanica applicata alle macchine del Politecnico di Torino – dipartimento di Ingegneria Meccanica e aerospaziale. Accompagnato dai tecnici dello Spesal dell’Asl il consulente si è recato nello stabilimento siderurgico per stabilire dinamica e cause dell’infortunio mortale e se vi sono responsabilità rilevanti in base alla vigente normativa antinfortunistica. Tra i quesiti, il pm ha chiesto al consulente di stabilire se il giovane operaio ha tenuto una condotta “conforme alle procedure prescritte dal datore di lavoro e nel caso negativo se tale condotta abbia determinato in via esclusiva l’infortunio o abbia concorso a determinarlo”. L’operaio era stato chiamato per un intervento straordinario alle 4 del mattino. A seguito di una rottura longitudinale del nastro trasportatore l’Ilva aveva chiesto l’intervento di una squadra per rimuovere il minerale. Improvvisamente il nastro, che era stato privato della corrente elettrica, si è mosso. Il giovane operaio è rimasto schiacciato fra il nastro trasportatore e il rullo.

I sindacati dei metalmeccanici nel giorno dell’incidente hanno scioperato durante il secondo è terzo turno. Le sigle del comparto pulizie, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltrasporti Uil di Taranto hanno proclamato uno sciopero di tutti i lavoratori dipendenti delle imprese degli appalti pulizie civili e industriali a partire dalle 5 di oggi fino alle 7 di martedì 20. Su sollecitazione del vice ministro allo Sviluppo economico Teresa Bellanova, che subito dopo l’incidente ha incontrato a Taranto i rappresentanti sindacali sul tema della sicurezza in fabbrica, i commissari straordinari dell’Ilva hanno convocato i sindacati a Roma per il 21 settembre per discutere degli interventi di manutenzione e della sicurezza. Nello stesso giorno i sindacati dei metalmeccanici hanno annunciato un’ora di sciopero generale di protesta per le troppe morti sul lavoro che si verificano ogni anno in Italia. “La pazienza è finita”, ha detto il governatore Michele Emiliano in commissione sanità: dopo la morte dell’operaio all’Ilva, “il nostro atteggiamento nei confronti del governo Renzi a proposito del futuro dell’acciaieria cambia. Chiederemo che sia revocata la facoltà d’uso all’interno dello stabilimento sequestrato dalla magistratura. I commissari devono bloccare la produzione fino a quando la fabbrica non sarà risanata”.

 

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redazione