Cultura e Spettacolo

Dopo 12 anni Muti torna alla Scala e dirige la Chicago Orchestra

Dopo 12 anni di assenza, Riccardo Muti torna domani e dopodomani al Teatro alla Scala di Milano per dirigere la “sua” Chicago Symphony Orchestra, nell’ambito del tour europeo del complesso statunitense. L’ultima volta che il 75enne direttore napoletano era salito sul podio del Piermarini era stato il 2 maggio 2005 per un concerto con i Wiener Philharmoniker. Il concerto del 20 gennaio prevede l’esecuzione di “Contemplazione” di Alfredo Catalani, il “Don Juan” di Richard Strauss e la Sinfonia n.4 di Cajkovskij, mentre quello del 21 ha in programma “Konzertmusik” op.50 per archi e ottoni di Paul Hindemith, “In the South (Alassio)” di Edward Elgar e “Una notte sul monte Calvo” e “Quadri di un’esposizione” di Modest Musorgskij, nell’orchestrazione di Maurice Ravel. Entrambe le date sono “sold out” da tempo.

“Dalla prima conferenza stampa come sovrintendente ho sottolineato insieme con Riccardo Chailly la necessità che alla Scala dirigano regolarmente i maggiori direttori del mondo, e in particolare quelli che alla storia del Teatro hanno dato un contributo artistico straordinario” ha dichiarato Alexander Pereira, aggiungendo che “dopo la mostra per i suoi 75 anni, i due concerti con la Chicago Symphony Orchestra sono un momento atteso dalla città e da tutti gli amanti della musica”. Per la Chicago Symphony, di cui Muti ha assunto la direzione nel 2010 e che è considerata tra le migliori orchestre internazionali, si tratta della terza presenza alla Scala dopo i concerti diretti da Georg Solti per la Stagione Sinfonica nel 1971 e nel 1981. La tournée europea prevede concerti a Parigi, Amburgo, Aalborg, Milano, Vienna, Baden-Baden e Francoforte.

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