E’ arrivata intorno alle due di notte di martedì 14 aprile al porto di Palermo la nave con 1.169 migranti salvati nel Canale di Sicilia. Si tratta per lo più di siriani e subsahariani. Tra loro 55 bambini e 298 donne, alcune delle quali in stato di gravidanza. A coordinare la macchina dell’accoglienza è stata la Prefettura di Palermo che ha attivato la task force: il Comune per i minori stranieri non accompagnati, l’Azienda sanitaria provinciale per il triage medico, la Caritas per il primo sostegno e l’accoglienza, la Croce rossa per la logistica organizzativa dell’emergenza e la Protezione civile. Al loro arrivo ai profughi sono stati forniti pasti, acqua, scarpe e coperte. La Caritas ha riaperto due centri e Trabia e a Giacalone, dove sarà allestita una tendopoli. Tra le strutture, sempre in caso di emergenza, potrebbe essere riaperto anche il centro di Villaggio Ruffini. Nella serata di lunedì sono intanto arrivate al porto di Trapani otto delle 9 salme dei profughi recuperati dalla Guardia costiera dopo il naufragio di un barcone a un’ottantina di miglia dalle coste libiche.