Rientra l’allarme meningite nella Capitale. Secondo quanto riferisce la Regione Lazio, infatti, la maestra morta lunedì non era affetta da “meningite meningococcica”, ma “di una forma dovuta al batterio escherichia coli senza rischio di trasmissione diretta da persona a persona”.
Lo precisa in una nota la Regione Lazio, in base a quanto risulta dagli esami effettuati presso la struttura ospedaliera universitaria del Gemelli. In accordo con raccomandazioni internazionali, la Regione comunica, inoltre, che in seguito alle prime informazioni la Asl Roma 2 ha fatto eseguire la profilassi precauzionale dei contatti stretti (circa una trentina di persone). La donna, che insegnava presso la scuola Cesare Battisti alla Garbatella e aveva poco più di 50 anni, era stata ricoverata il giorno di Natale presso l’Ospedale San Giovanni e successivamente era stata trasferita al Policlinico Gemelli. La profilassi per la famiglia della paziente è scattata il giorno di Natale, mentre per gli alunni, le loro famiglie, e per il personale della scuola in contatto con la donna è scattata grazie all’intervento della Asl Roma 2, in collaborazione con l’Autorità scolastica, nella giornata di ieri (27 dicembre) a seguito della notifica da parte del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni.