Accoglienza e centri per l’impiego, la proposta della Bonino per superare la Bossi-Fini

Accoglienza e centri per l’impiego, la proposta della Bonino per superare la Bossi-Fini
21 gennaio 2017

“Usciamo per strada con una legge di iniziativa popolare per cambiare racconto sull’immigrazione”, cosi’ Emma Bonino che, in occasione dell’incontro “Come vincere la sfida dell’immigrazione?” che si e’ svolto al Senato, ha lanciato con Radicali Italiani la proposta di una mobilitazione nazionale su una legge popolare di riforma della Bossi Fini. La proposta ha subito trovato l’adesione del sindaco di Catania e vicepresidente del consiglio ANCI Enzo Bianco, promotore con Bonino dell’incontro, del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, del sindaco di Bergamo Gori e di altri sindaci intervenuti e che si sono detti pronti a raccogliere le firme. A condividere l’iniziativa anche di don Virginio Colmegna, presidente della fondazione Casa della Carita’ di Milano, anche a nome delle principali realta’ dell’associazionismo e del terzo settore.

LEGGE VECCHIA Al centro della proposta, soluzioni normative per superare l’impianto della legge Bossi-Fini, eliminando tutti quegli elementi che hanno in questi anni, da un lato, penalizzato quanti hanno scelto di stabilirsi nel nostro Paese e dall’altro hanno permesso il perpetrarsi di situazioni di irregolarita’ e sfruttamento. Lo stesso prefetto Mario Morcone, capo del Dipartimento Liberta’ Civili e Immigrazione del Viminale, intervenendo all’incontro al Senato ha riconosciuto che oggi non c’e’ un modo legale per venire a lavorare in Italia e ha quindi condiviso la necessita’ di rivedere la legge Bossi Fini “una legge ormai vecchia in un contesto completamente diverso rispetto a 15 anni fa”. La bozza del testo di legge proposto da Emma Bonino e Radicali Italiani prevede, tra gli interventi, l’ampliamento del sistema Sprar assegnando inoltre un ruolo centrale al lavoro: l’accoglienza deve interfacciarsi con i centri per l’impiego, che vanno da rafforzati a beneficio di tutti i cittadini.

PERMESSO SOGGIORNO E poi l’introduzione di forme di regolarizzazione su base individuale degli stranieri irregolari in grado di dimostrare di essere gia’ integrati e radicati in Italia, grazie al lavoro e a legami familiari: una misura indispensabile anche per i tanti richiedenti asilo cui non viene concessa la protezione ma che comunque rimarranno in Italia da irregolari. Infine, l’introduzione di canali legali e diversificati di ingresso per lavoro, a partire dall’introduzione di un permesso di soggiorno temporaneo per ricerca di occupazione. “Solo cosi’ il lavoro puo’ diventare uno strumento di emersione dalla clandestinita’, di inclusione e di governo efficace dei flussi migratori. Non bisogna contrastare gli irregolari, ma l’irregolarita’. E’ quello che proponiamo con la riforma della Bossi-Fini che come Radicali Italiani, insieme ai sindaci e a tante importanti realta’ del terzo settore, vogliamo portare all’attenzione del parlamento come legge di iniziativa popolare, per vincere le resistenze del legislatore davanti a una delle sfide cruciali del nostro tempo”, ha dichiarato il segretario di Radicali Italiani Riccardo Magi.

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