Grasso gela Renzi: “E’ meglio votare nel 2018”. L’ex premier sempre più solo
LA BATOSTA “La vita del governo Gentiloni non è legata solo alla riforma elettorale. Giro (Fi): “Arriva un de profundis per il renzismo”
Rischia di rimanere il solo per la sua convinzione di andare alle urne a giugno. L’ultima batosta a Matteo Renzi arriva dalle colonne del Corriere della Sera. “E’ meglio votare nel 2018. Così potremmo recuperare tutto il tempo perso finora”. Pietro Grasso, presidente del Senato, rilascia la prima intervista dopo il referendum e si leva qualche sassolino dalle scarpe nei confronti dell’ex premier che con la riforma bocciata dagli elettori avrebbe voluto “liberarsi” degli inquilini di Palazzo Madama. “Credo che i problemi del dopoterremoto confermino l’esigenza di sfruttare questo scorcio di legislatura per sbloccare una serie di misure, a partire dal riordino della Protezione civile” esordisce Grasso. “La vita del governo di Paolo Gentiloni – continua – non è legata solo alla riforma del sistema elettorale. E come presidente del Senato mi debbo augurare che la legislatura duri fino al 2018 per approvare provvedimenti importanti”.
“Credo – dice ancora la seconda carica dello Stato – che questo governo debba lavorare a prescindere dalla riforma elettorale. Il Parlamento si occupi di questo, e approvi una legge condivisa e omogenea per Camera e Senato, come ha chiesto il capo dello Stato. E il governo vada avanti sul resto. Ci sono provvedimenti sospesi e bloccati da mesi. Parlo, e sono solo alcuni esempi, delle modifiche al sistema penale, del delitto di tortura, della concorrenza, del contrasto alla povertà. Bene, si riprendano in mano e vengano approvati. Dobbiamo sfruttare al massimo il tempo residuo della legislatura. Non vorrei che rimanessero ancora fermi, sacrificati sull’altare della legge elettorale”. Infine, un riconoscimento al neopremier Paolo Gentiloni: “Lo stimo molto Gentiloni. Ha grande esperienza e un buon carattere”.
Le parole di Grasso vengono lette dall’opposizione come una batosta per Matteo Renzi e il suo desiderio di andare al più presto possibile alle urne. “Dal presidente del Senato – attacca il senatore Fi, Francesco Giro – arriva un de profundis per Renzi e il renzismo. Grasso liquida l’esperienza del governo Renzi e di fatto annuncia che si voterà nel 2018 e non prima. E a dirlo è, di fatto, il vice di Mattarella”. Anche il sindaco di Milano Giuseppe Sala, seppur vicino a Renzi, accoglie con favore le parole di Grasso sulla necessità di non andare al voto anticipato: “E’ quello che ho chiesto io – dice Sala – e sono convinto che sia necessario avere una buona legge elettorale e sono altrettanto convinto che, se bisognerà addivenire a degli accordi fra le forze politiche, questi andranno fatti non solo su principi generali ma sulle questioni pratiche”. “Faccio un esempio – ha continuato Sala -: ogni giorno un’azienda italiana passa in mano agli stranieri. Mi piacerebbe capire come la pensano le varie forze politiche. Io penso che il tema sia a questo punto confrontarsi sulle cose importanti per il nostro Paese, altrimenti trovo sterile il dibattito su possibili alleanze. La gente non capirebbe e comunque non sarebbe giusto”.