Sicilia, si insedia il nuovo governatore Musumeci. Ars attiva a metà dicembre
Si insedia oggi il governatore siciliano Nello Musumeci, eletto alle scorse regionali il 5 novembre. Alle 9,30 e’ prevista la sua proclamazione presso l’ufficio centrale della Corte d’Appello di Palermo, poi il neo presidente alle 11 sara’ a Palazzo D’Orleans. Insieme con Musumeci, sara’ proclamato Giancarlo Cancelleri, che ottiene lo status di deputato di diritto; la legge prevede infatti che divenga automaticamente deputato regionale il primo dei non eletti alla corsa alla presidenza. Nessuna certezza invece dagli uffici dell’Ars per quanto riguarda la convocazione della prima seduta. Da quanto si apprende, una data approssimativa potrebbe essere quella di martedi’ 12 dicembre (le sedute dell’Ars storicamente si svolgono di martedi’ e mercoledi’), ma non spetta agli uffici dell’assemblea stabilire la data della prima convocazione. La prima seduta del parlamento regionale sara’ convocata infatti dal neo eletto presidente della Regione Nello Musumeci che dovra’ pero’ aspettare che gli uffici della Corte da Appello centrale proclamino l’intero parlamento regionale composto stavolta da 70 e non piu’ 90 deputati. Potra’ poi procedere alla convocazione della Ars, in una data da lui scelta, rispettando il termine dei venti giorni, come stabilisce lo statuto siciliano, dalla proclamazione degli eletti.[irp]
Per la proclamazione dei parlamentari gli uffici circoscrizionali dei 9 collegi dovranno trasmettere i verbali alla Ufficio centrale. Quando questa procedura sara’ completata, l’ufficio centrale regionale si occupera’ di proclamare anche i deputati eletti nel listino. Secondo fonti della Corte d’Appello, il completamento della proclamazione degli eletti si attende entro la prossima settimana. Per il nuovo parlamento, la prima controversa questione da affrontare sara’ quella delle irregolarita’ delle candidature, che investe la maggior parte degli eletti, chi cioe’ non ha presentato i moduli in autocertificazione secondo la legge Severino. La Corte d’Appello fa sapere che non entrera’ nel merito della vicenda, su cui dovra’ invece pronunciarsi la commissione verifica poteri della Ars, i cui componenti saranno scelti direttamente dal presidente dell’assemblea una volta eletto. Potrebbe verosimilmente capitare che i parlamentari che ne fanno parte siano chiamati ad autoesaminare la validita’ della propria candidatura.[irp]