Il 2017 è l’anno cruciale per elettrodotto Italia-Tunisia
Nel 2017 si dovrebbe definire un percorso certo per la realizzazione dell’interconnessione elettrica con la Tunisia considerando anche la valenza geopolitica dell’opera. Lo ha detto oggi pomeriggio l’amministratore delegato di Terna, Matteo Del Fante, a Milano durante la presentazione alla stampa dei risultati preliminari consolidati del 2016 e il Piano strategico 2017–2021. “Il progetto con la Tunisia è attualmente in fase preliminare” ha detto Del Fante, evidenziando il “grande supporto politico a livello italiano, tunisino e europeo”.
Affermando che per il progetto tunisino si prevede un costo di 600 milioni di euro per 200 chilometri di linee, Del Fante ha precisato che l’accordo preliminare prevede di “dividere l’onere con i colleghi tunisini”, e che “il piano è candidato a beneficiare di finanziamenti europei”. Riguardo all’importanza geopolitica dell’opera, l’ad di Terna ha citato anche “le linee di collegamento con la regione libica della Tripolitania” che offrirebbe nuove opportunità energetiche anche alla Libia. Il progetto “Elmend” per collegare le due sponde del Mediterraneo risale al 2003 ma è ancora molto attuale anche in chiave europea e comunitaria e non solo italo-tunisina. Il punto di approdo del cavo, secondo il progetto iniziale, dovrebbe essere nel comune di Partanna, in provincia di Trapani. Nel progetto sono impegnate Terna con Steg (l’ente elettrico locale), che hanno avviato un dialogo anche con Bruxelles, che ha già dato la sua disponibilità a seguire il progetto.