Puntuali le scure di Aronica: cassati 21 articoli, dagli ex Pirelli al 118 dal servizio idrico al contributo solidarietà
Il Commissario dello Stato per la Regione Siciliana ha impugnato dinanzi alla Corte Costituzionale gli articoli 6, 8, 17, 22, 23, 47, 48, 49, 50, 51, 60, 61, 62, 63, 64, 65, 68, 69, 73, 74 e 75 della cosiddetta manovra ter, varata lo scorso primo agosto dall’Assemblea Regionale Siciliana. Dunque, ancora una volta le scure del commissario dello Stato si abbattono sulla finanziaria. Tra gli articoli della manovra ter impugnati dal prefetto Carmelo Aronica, anche l’articolo 22 che prevede che, fino al 2016, si applichi ai trattamenti pensionistici superiori a 50 mila euro annui erogati dal Fondo Pensioni Sicilia, un contributo di solidarieta’. “L’introduzione di questo comma – scrive Aronica – da’ adito a censure alla luce di quanto acclarato da codesta Corte con sentenza 116/2013, poiche’ il contributo in questione non sarebbe gia’ connotato dall’intento solidaristico e perequativo finalizzato al riequilibrio della gestione previdenziale, ritenuto ammissibile da codesta Corte nell’ordinanza n. 22/2003, bensi’ assumerebbe natura tributaria. Il contributo apparirebbe quindi connotarsi come una decurtazione patrimoniale, seppur limitata nel tempo, del trattamento pensionistico a seguito dell’acquisizione al bilancio regionale del relativo ammontare che presenterebbe tutti i requisiti richiesti dalla giurisprudenza di codesta Corte per caratterizzare il prelievo tributario. In tal senso – prosegue il prefetto – la norma apparirebbe come un intervento in positivo irragionevole e discriminatorio ai danni di una sola categoria di cittadini in quanto il legislatore regionale imporrebbe ai soli titolari di trattamenti pensionistici a carico del fondo pensione della Regione siciliana, uno speciale prelievo tributario attraverso una ingiustificata limitazione dei soggetti passivi, esorbitando dalle competenze attribuitegli dall’art.36 dello Statuto ed in violazione degli articoli 3 e 53 della Costituzione” conclude Aronica.
Anche la norma salva promozioni al 118 finisce nelle maglie dell’impugnativa del commissario dello Stato, come i contributi, previsti dalla finanziaria ter per le facolta’ teologiche di Palermo, Messina e Catania e per il Banco alimentare. Bocciati pure i fondi per gli ex dipendenti della Pirelli di Siracusa e sui quali Aronica si sofferma in modo particolare: “Non riesce facilmente comprensibile per quale ragione il legislatore intervenga dopo circa 18 anni in favore di una categoria di soggetti già beneficiari di misure di sostegno al reddito”. Bocciati pure i 10 mila euro per le associazioni che si occupano di persone scomparse. Nel mirino dell’impugnativa anche il ddl 478 “Benefici in favore dei testimoni di giustizia”, approvato dall’Ars, limitatamente all’inciso “ovvero del rispettivo figlio”. Come detto, impugnato anche l’articolo 17 della manovra ter. Si tratta della norma che prevede la possibilità di gestione del sistema idrico ai Comuni siciliani. L’articolo, infatti, permette che i comuni in forma singola o associata possano gestire il servizio idrico integrato qualora il gestore dello stesso non sia stato individuato o sia fallito, utilizzando ”il personale già in servizio”. E ancora. La scure del commissario dello Stato, anche sull’articolo 69. Contestata la norma che prevedeva l’estensione dei benefici agli assistiti residenti nelle isole minori che si rechino presso luoghi di cura pubblici e privati e accreditati e/o contrattualizzati con il servizio sanitario regionale. I benefici erano destinati ai pazienti appartenenti a famiglia in condizioni economiche tali da non poter affrontare le spese di viaggio e concedeva un contributo forfettario.