La famiglia del musicista statunitense Prince ha chiesto al presidente degli Stati Uniti Donald Trump di non utilizzare la musica dello scomparso cantautore durante i suoi comizi, come è accaduto più volte. “Gli eredi di Prince non hanno mai dato il permesso a Trump o alla Casa Bianca di utilizzare le canzoni di Prince e hanno chiesto che venga sospeso immediatamente ogni utilizzo” ha dichiarato il fratellastro di Prince, Omarr Baker.
Prince si aggiunge ad una lunga lista di artisti – o eredi dei medesimi – che hanno chiesto a Trump di non usarne la musica nel corso dei suoi raduni pubblici, la maggior parte dei quali già nel corso della campagna presidenziale del 2016. L’elenco comprende i Rolling Stones, Adele, Neil Young, R.E.M., Aerosmith, Queen, gli eredi di George Harrison, ma anche la famiglia di Luciano Pavarotti, che aveva criticato l’uso di “Nessun dorma”.
Tuttavia gli esponenti politici statunitensi possono ottenere una licenza dall’Ascap o da una delle altre società che gestiscono i diritti d’autore, che li esime dal dover chiedere un’esplicita autorizzazione da parte degli artisti; in molti hanno minacciato una causa legale, ma fino ad ora nessuno si è rivolto a un giudice.