Cento anni fa moriva Gustave Eiffel, il “padre” della Torre

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Gustave Eiffel

Ricorre il centenario della morte di uno dei più celebri ingegneri al mondo, il francese Gustave Eiffel, deceduto a Parigi all’età di 91 anni il 27 dicembre 1923 e passato alla storia per la sua iconica Torre Eiffel. Nato come Alexandre Gustave Bonickhausen a Digione il 15 dicembre 1832, ha avuto un inizio di vita influenzato da un ambiente familiare agiato. Suo padre, Alexandre Bonickhausen, discendente di un tedesco stabilitosi a Parigi all’inizio del secolo, era un ufficiale, mentre sua madre, Catherine-Mèlanie Moneuse, era una donna d’affari con solidi interessi nel commercio del legno e del carbone, dotata di una considerevole fortuna personale.

Nonostante la sua infanzia sia stata in parte affidata alle cure della nonna a causa degli impegni e delle attività della madre, Gustave ha sviluppato un legame straordinario con Catherine-Mèlanie, una relazione che ha continuato fino alla morte di lei nel 1878. Questo rapporto ha indubbiamente plasmato la sua vita e potrebbe aver influito sulla sua determinazione e sulla sua passione nel perseguire gli obiettivi.

La sua fama nel campo dell’ingegneria è principalmente legata alla celebre Torre Eiffel, diventata il simbolo iconico di Parigi e della Francia. Tuttavia, il suo impatto va ben oltre questa struttura. Eiffel ha lasciato un’eredità architettonica mondiale, contribuendo a più di 500 edifici e infrastrutture in oltre 30 Paesi. Questi includono torri, ponti, fari e stazioni ferroviarie, oltre a significative innovazioni nei campi della meteorologia e dell’aerodinamica. La sua genialità lo ha reso non solo un ingegnere straordinario, ma anche uno startupper ante litteram, capace di ideare e realizzare progetti ambiziosi e innovativi in un’epoca in cui l’ingegneria stava ancora prendendo forma come disciplina moderna.

Oggi, a cento anni dalla sua scomparsa, i suoi discendenti stanno cercando di onorare la sua memoria chiedendo il trasferimento delle sue spoglie al Pantheon, un atto che potrebbe essere considerato un tributo appropriato a un uomo che ha lasciato un’impronta così significativa nel panorama dell’ingegneria e dell’architettura mondiale.