400 dipendenti con carichi pendenti. Borsellino, perché in passato non s’è fatto nulla?

10 maggio 2014

“La notizia relativa ai carichi pendenti nei confronti di circa 400 operatori della Seus impone certamente di perseverare, relativamente ai casi piu’ gravi secondo quanto previsto dalla legge, nella posizione di rigore gia’ assunta dalla nuova direzione a salvaguardia della societa’ e di quei lavoratori, la maggior parte, non coinvolti in procedimenti giudiziari e che con il loro servizio qualificano il 118, importante articolazione del Servizio sanitario regionale”. Ad affermarlo l’assessore regionale siciliano alla Salute, Lucia Borsellino, che aggiunge di essere al corrente delle iniziative assunte recentemente dal nuovo direttore generale della Seus, Angelo Aliquo’, che lo scorso mese ha inviato un’istanza al Tribunale di Palermo per aggiornare il controllo dei carichi penali di tutto il personale effettuato nel 2010.

“Tali azioni – prosegue l’assessore – si inquadrano coerentemente nel contesto degli indirizzi di questo Governo, volti alla moralizzazione della pubblica amministrazione e al contrasto alla corruzione e all’illegalita’. Mi stupisco invece, come, rispetto alle evidenze acquisite dagli organi societari pro tempore, persistenti gia’ dal 2010, non si sia provveduto ad assumere i provvedimenti consequenziali previsti per legge e che solo oggi tali circostanze vengano poste in rilievo”. Per Borsellino “tali attivita’ di controllo, infatti, non soltanto devono informare ogni comparto della pubblica amministrazione, ma devono essere condotte, come gia’ accade in vari settori, con maggiore determinazione nei confronti di tutti i soggetti, che a qualunque titolo percepiscono finanziamenti pubblici o, comunque, operano per conto della pubblica amministrazione. Sono certa – conclude l’assessore – che i provvedimenti che saranno assunti dalla Seus in esito ai suddetti accertamenti contribuiranno al percorso di risanamento e di riqualificazione intrapreso in seno alla stessa societa’”.

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