Jean-Jacques ha 71 anni, è un grande sportivo e ha in programma una sfida al limite del possibile: attraversare l’Oceano Atlantico, sospinto solo dalle correnti, a bordo di una imbarcazione a forma di barile di 6 metri quadri.
“Lo scopo? Dimostrare che sono ancora in pista – risponde a chi gli chiede il perché di questa pericolosa impresa che dovrà gran parte della sua riuscita all’efficienza della capsula che intende usare, in fase di ultimazione nel cantiere navale di Arès. “Sarà molto leggera – spiega – attorno ai 600/700 chili, dunque potrebbe diventare una palla da ping pong, ci potrebbero giocare le orche. E quello potrebbe essere un buon momento per filmare”
Paracadutista, pilota, triatleta, Savin conta che il suo fisico asciutto e muscoloso resista alla fatica di passare 3 mesi da solo nell’imbarcazione. La partenza sarà dalle Canarie, l’arrivo invece non può ovviamente essere precisato. Sarà “da qualche parte fra le Barbados e Guadalupe”. Nella capsula c’è un letto, una piccola cucina. Savin conta di uscire a fare qualche piccola nuotata, pescare. Niente televisione, gli basta l’oblò: per vedere i pesci, “uno spettacolo che non finisce mai”.