Legge stabilità 2014, Consulta respinge ricorso della Regione Siciliana
DUBBI DI LEGITTIMITA’ Una questione riguarda l’articolo 1, comma 499, della legge 147/2013 che ridefiniva per le autonomie speciali l’obiettivo del patto di stabilita’
La Corte Costituzionale ha dichiarato “non fondate” le questioni di legittimita’ costituzionale sollevate dalla Regione Siciliana su alcuni punti della legge di stabilita’ 2014. In particolare, la Consulta, con due sentenze depositate oggi, ha dichiarato non fondata la questione riguardante l’articolo 1, comma 499, della legge 147/2013, che ridefiniva per le autonomie speciali l’obiettivo del patto di stabilita’. Stessa sorte per la seconda questione sollevata, riguardante un altro punto del suddetto articolo (comma 526) nella parte in cui imponeva alle Regioni speciali, per l’anno 2014, di concorrere ulteriormente al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, per l’importo complessivo di 240 milioni di euro.
Inizialmente a sollevare dubbi di legittimita’ di queste norme contenute nella legge di Stabilita’ 2014, erano state anche le Regioni autonome Valle d’Aosta, Sardegna, Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e di Bolzano: i loro ricorsi erano poi stati ritirati a seguito di un accordo raggiunto con il Governo. Anche la Regione siciliana aveva, il 9 luglio 2014, sottoscritto un accordo in materia di finanza pubblica con lo Stato, ma, nonostante lo prevedesse l’intesa, non aveva rinunciato ai ricorsi presentati alla Consulta.