Il Belgio ancora nel mirino del terrorismo. La polizia di Bruxelles, dopo una retata scattata con una maxi-operazione coordinata in sette quartieri della città, ha arrestato 16 persone, tutte in qualche modo collegate all’inchiesta sui fatti di Parigi, che ha portato il terrore anche in Belgio. Ci sarebbe anche un ferito. Il ricercato numero uno Salah Abdeslam, invece, sarebbe stato intercettato dalle unità speciali di polizia e dalla squadra antibanditismo nei dintorni di Liegi, a Tongre à Rocourt, ma sarebbe riuscito a fuggire a bordo di una Bmw sulla autostrada E40 in direzione della Germania.
Le unita’ speciali belghe hanno effettuato diciotto perquisizioni tra cui al domicilio a Molenbeek di uno zio della famiglia Abdeslam. Si tratterebbe di un fratello della madre di Salah. L’arresto nella zona di Charleroi e’ stato effettuato durante la perquisizione in un’abitazione di rue Arthur Decoux a Dampremy. La Polizia belga in serata aveva ha chiesto “per sicurezza” il silenzio radio e sui social media per quanto riguarda le operazioni in corso a Bruxelles. La Polizia aveva accompagnato la richiesta con un “grazie”. E così i quotidiani ‘Le Soir’ e ‘La libre belgique’ hanno immediatamente sospeso la diffusione delle informazioni. Bruxelles resta blindata, il rischio attentato in Belgio è altissimo mentre la polizia dà la caccia ad almeno sei terroristi jihadisti che sarebbero pronti a farsi esplodere. Il Centro di Crisi della capitale belga annuncia ai cittadini che sarà mantenuto il massimo livello di allerta comunicando che anche domani metrò, scuole e università resteranno chiuse.