L’”Idea” di Quagliariello è puntare su Passera. E spunta anche Gasparri

di Carlantonio Solimene

Un movimento che non è ancora un partito ma che punta a fare da “lievito” a una nuova aggregazione moderata che si ponga in antitesi a Matteo Renzi. È questo il nuovo progetto politico della pattuglia di senatori appena sganciatasi dal Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano e guidata dall’ex ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello. Il nome del movimento sarà “Idea”, inteso come acronimo di identità e azione e vedrà un battesimo importante in occasione delle prossime amministrative, nelle quali Quagliariello e i suoi appoggeranno i candidati “civici” che si riconoscono nell’area del centrodestra: Corrado Passera a Milano, Alfio Marchini a Roma e Gianni Lettieri a Napoli. “Non è un nuovo partitino, né un’operazione di palazzo” ha spiegato l’ex ministro delle Riforme, presentato i parlamentari che lo accompagneranno in questa nuova avventura: i senatori Andrea Augello, Carlo Giovanardi e Luigi Compagna e i deputati Eugenia Roccella e Vincenzo Piso, tutti in procinto di lasciare il gruppo di Area Popolare per accasarsi nel misto.

Ma l’operazione vede l’interesse anche di Forza Italia, che mira a recuperare più esponenti moderati possibile per costruire un centrodestra in grado di sedurre quel centro che oggi sembra appannaggio di Matteo Renzi. Non a caso al caffè Illy, a due passi da Montecitorio, nel quale è stato presentato il movimento, si è fatto vedere anche Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato in quota FI. “Non rinnego l’esperienza Ncd – ha continuato Quagliariello – che è stata utile al Paese quando rischiava una deriva greca. Ma ora, fatte le riforme, serve una scelta. E se ci si defininisce centrodestra risulta incomprensibile diventare un pezzo di centrosinistra”. Fra i fondatori, oltre ai senatori e deputati, diversi esponenti delle amministrazioni regionali: Davide Bellomo (Puglia), Stefano Casali e Gianni Chiodi (Abruzzo), Vittoriano Solazzi (Marche). Andrea Augello ha sottolineato l’intenzione di rispondere all’antipolitica con “l’estremismo del buonsenso”, mentre Eugenia Roccella si è richiamata al mondo, cattolico e laico, “che si riconosce nei valori, nella famiglia, e che ora è privo di rappresentanza sociale”. Carlo Giovanardi ha sottolineato con orgoglio che “scendiamo dal carro del presunto vincitore” cioè Matteo Renzi, con l’obiettivo di diventare “il lievito evangelico” nell’ambito del centrodestra.

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