“T. come Turandot”, ovvero la sfida di raccontare l’opera pucciniana ai bambini di 3 e 4 anni. Sono in tutto otto produzioni nuove di zecca, un’opera dedicata a bambini da 12 a 36 mesi, e un progetto per le mamme in dolce attesa. Il Teatro Massimo di Palermo si apre alla città e alle famiglie, e presenta due nuove stagioni collaterali che si aggiungono al cartellone istituzionale. Sono oltre 20 gli spettacoli tra balletti, concerti e performance con grandi nomi, da Andrea Camilleri a Peppe Servillo e don Luigi Ciotti. La prima stagione “0-18, Musica per crescere fin dalla culla”, raccoglie la sfida di proporre un programma che prevede, in collaborazione con l’ospedale Civico di Palermo e con gli assessorati alle Attività sociali e alla Pubblica istruzione del Comune di Palermo, un progetto rivolto alle mamme in gravidanza e ai piccoli che crescono nel loro grembo. La seconda stagione, “Il Massimo in famiglia – Musica da ascoltare, vedere, narrare”, invece, è costruita intorno all’idea di fare del Massimo un luogo di incontro per bambini, giovani e adulti. Un obiettivo ribadito dal sovrintendente Francesco Giambrone, il quale ha spiegato di credere nel ruolo civile e culturale del teatro aperto a tutti, per età, genere, condizione sociale. Con queste stagioni che si accostano a quella istituzionale – ha detto – realizziamo il sogno di vedere sale animate di spettacoli ogni giorno, dalla mattina alla sera.