Al via la Leopolda “all star” show dell’orgoglio renziano. Taglia il nastro Maria Elena Boschi

Al via la Leopolda “all star” show dell’orgoglio renziano. Taglia il nastro Maria Elena Boschi
10 dicembre 2015

di Antonio Angeli

A tagliare il nastro sarà lei: Maria Elena Boschi, la fata turchina del governo Renzi e c’è già chi scommette sul colore dell’abito che indosserà per la prima gran soirée della Leopolda edizione numero sei. Siamo molto, molto lontani dai grigi congressi dell’epoca Berlinguer e Cossutta, il laboratorio renziano sembra una puntata di “Ballando con le stelle”. La parola d’ordine è “poca politica e tanti lustrini”. Ospiti d’onore non saranno (come in altre ere) dirigenti comunisti russi o bulgari, ma star in ordine sparso: l’astronauta Samantha Cristoforetti, le tenniste Flavia Pennetta e Roberta Vinci , la nuotatrice-indossatrice Federica Pellegrini. Il premier e segretario del Pd Matteo Renzi ha chiamato tutti via e-News con una letterina che sembra quella di un bambino che invita i compagni di classe alla festa per il sesto compleanno: “Messaggio logistico, innanzitutto. Da venerdì alle 21 parte la Leopolda-Terra degli uomini. Sul sito www.leopoldastazione.it tutte le informazioni (grazie a chi vorrà anche contribuire con idee e perché no anche con un sostegno economico).

Qualche indicazione. La Leopolda non è un meeting di partito, ma un incontro di persone che credono nel valore della politica. È benvenuto chi vuole condividere idee e proposte, con coraggio e semplicità”. Matteo ha subito messo in chiaro: “Bandito l’uso del politichese, tempi di intervento 5 minuti, apprezzate le proposte più che le polemiche. Abbiamo dimostrato che niente è impossibile e partendo dal basso si può scalare la montagna della vecchia politica. Nessuno avrebbe scommesso mezzo centesimo su di noi, eppure torniamo alla Leopolda con il nostro carico di responsabilità e di leggerezza – ha aggiunto – Il venerdì sera ci racconteremo come abbiamo passato il 2015 e ne sentiremo delle belle, guidati da due leopoldini storici quali il sindaco di Ercolano, Ciro Bonajuto e la vicepresidente del consiglio regionale dell’Emilia Romagna, Ottavia Soncini. Da sabato mattina spazio per interventi di cinque minuti su cosa vogliamo dal 2016”.

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E ancora: “La sera del sabato, per chi vorrà, abbiamo organizzato tre visite in tre luoghi culturali strepitosi di Firenze: il nuovo Museo dell’Opera del Duomo, Palazzo Vecchio, Palazzo Strozzi”. E i primi 300 che si registreranno per la Leopolda, è spiegato sul sito leopoldastazione.it, “potranno entrare gratis in uno dei siti museali aperti straordinariamente per noi la sera di sabato 12 dicembre”. Renzi precisa: “È una iniziativa che abbiamo fatto anche altri anni e ci sembra giusto rilanciarla adesso. Perché all’idea che la cultura sia parte della nostra identità noi ci crediamo davvero. E non da oggi – ha spiegato ancora il leader del Pd – Nella giornata di sabato ci sarà spazio per quattro question time: quattro ministri saranno interrogati dai partecipanti alla Leopolda in un modo innovativo e divertente. Divertente per noi sicuramente, spero anche per i ministri. Domenica il finale sarà come sempre intorno alle 13. In tempo per allontanarci gli uni dagli altri prima di… Juventus-Fiorentina”. Sono ormai archeologia i tempi del vecchio Pci. “Io alla Leopolda ci andrò”, annuncia Rosanna Scopelliti , deputata di Area popolare (Ncd-Udc), e coordinatrice del Comitato beni confiscati della commissione Antimafia. “Non si tratta – ha chiarito – di un preludio a un addio. Mi risulta si partecipi con le proprie idee e non per la tessera o l’appartenenza politica. Agli italiani interessa che la crisi finisca e che si recuperino i ritardi del passato, non le manovre di Palazzo”.

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