“La Regione siciliana assegnera’ un contributo per dieci anni ai Comuni che assumeranno i precari entro il 2016, ci saranno invece severe penali per gli enti locali che, pur potendo assumere, non lo faranno”. E’ uno dei passaggi delle norme sui precari che la giunta ha esaminato nel pomeriggio e che saranno inserite in finanziaria. Lo comunica il presidente dlela Regione siciliana Rosario Crocetta ai cronisti prima di entrare a Sala d’Ercole dove lo attende la mozione di sfiducia. “In finanziaria – ha detto Crocetta – stiamo inserendo anche alcune norme di inclusione per i poveri, ma non si tratta di un reddito di cittadinanza, e non assomiglia a quanto proposto dai grillini, si tratta di una nostra proposta”. E riguardo la proposta di una Agenzia per la stabilizzazione dei 22.000 precari degli enti locali, formata da Stato e Regione e pensata dal sottosegretario Davide Faraone, prosegue: “Non contesto l’idea dell’Agenzia per i precari, l’idea di Faraone andava sviluppata a livello nazionale e non c’erano gli elementi. Archiviata quella proposta abbiamo trovato una soluzione sul piano regionale, la Sicilia l’ha trovata con gli strumenti che ha a disposizione”. “I Comuni – ha approfondito Crocetta – metteranno i precari nelle piante organiche, saranno in grado di firmare progetti e presteranno servizio, non da interinali. Molti di essi andranno in pensione prima dello scadere dei dieci anni, cosi’ si risolve in parte il problema e si inizia a svuotare il bacino del precariato. Rimarranno solo i Comuni che non portanno assumere, ma per questo occorrera’ una legge nazionale”. Oggi la commissione della Camera ha dato il via libera a solo un anno di proroga per i precari siciliani.