Mozione di sfiducia al ministro dei Rapporti con il Parlamento, Maria Elena Boschi, legge di stabilità e decreto Giubileo: sono i tre ‘scogli’ che separano i deputati dalla pausa per le festività natalizie che dovrebbe iniziare mercoledì 23 dicembre. Appuntamento che, dopo aver superato lo stallo che sembrava insormontabile sulla Consulta, appaiono come una passeggiata. Tuttavia l’esito sarà pure scontato, visti i numeri granitici della maggioranza a Montecitorio, ma di certo non in discesa. La Lega infatti ha già annunciato battaglia sul provvedimento che stanzia risorse per il Giubileo e non solo (il premier Matteo Renzi dopo il Consiglio dei ministri lo chiamò decreto happy days) considerando una “forzatura” l’inserimento nel calendario dell’aula della Camera prima di Natale. “Siamo contrari – ha spiegato il presidente dei deputati del Carroccio, Massimiliano Fedriga, raggiunto al telefono – pensiamo sia una forzatura perché il decreto scade il 24 gennaio e non c’è nessuna fretta di approvarlo alla Camera dove è un mese che ci occupiamo solo di provvedimenti della maggioranza. Penso che neanche la presidente Boldrini dovrebbe permetterlo”. Ma il Pd, che ha già avanzato ieri in conferenza dei capigruppo la richiesta di calendarizzazione del decreto, è deciso a portarne a casa la conversione definitiva in legge prima delle feste perché il testo in questione prevede impegni di spesa per il 2015. Quindi già domani dovrebbe essere incardinato in commissione Bilancio a Montecitorio e arrivare in aula all’inizio della prossima settimana visto che la maggioranza non intende modificare il testo uscito dal Senato ieri con la fiducia.
Il provvedimento prevede interventi finanziari per sostenere aree territoriali in situazione di criticità, per garantire lo svolgimento del Giubileo e per valorizzare l’area Expo 2015. Il testo prevede, inoltre, misure nel settore delle infrastrutture e dei trasporti, il rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga, interventi per la promozione del made in Italy, per l’incentivazione del volontariato nel servizio civile, per il recupero degli alloggi di edilizia residenziale pubblica e la realizzazione di interventi nelle periferie urbane, misure per il sostegno del cinema e del patrimonio culturale. Il Senato ha approvato emendamenti che prorogano per il 2016 il contratto di servizio con Trenitalia, equiparano i comparti sicurezza e difesa, sbloccano risorse già impegnate per l’alluvione che ha colpito la Sardegna nel 2012 e per il cofinanziamento dei costi per il personale impegnato in lavori socialmente utili in Calabria. Domani mattina alle 9 intanto l’aula sarà impegnata nel voto sulla mozione di sfiducia presentata da M5s contro il ministro Boschi.
L’opposizione, già divisa nella presentazione dei documenti, si dividerà anche nel voto: a favore della sfiducia voteranno i pentastellati, Sinistra Italiana e Lega. Forza Italia invece, che con Carroccio e Fratelli d’Italia ha presentato una mozione di sfiducia contro il governo renzi che sarà discussa a gennaio, non parteciperà al voto, come annunciato ieri da Silvio berlusconi. Nel pomeriggio, dalle 15, inizieranno le votazioni sulla legge di stabilità su cui il governo è orientato a non porre la questione di fiducia: gli emendamenti da votare dovrebbero essere un centinaio e si punta a chiudere l’esame sabato sera. La fiducia potrebbe essere necessaria invece sul decreto Giubileo per aggirare l’ostruzionismo annunciato dal Carroccio. Servirà comunque una nuova capigruppo per inserire il provvedimento all’ordine del giorno dell’assemblea dove per ora, dopo la stabilità, a partire dalla prossima settimana è previsto l’esame del collegato ambientale.