E’ indagato per appropriazione indebita, ma respinge ogni accusa e rivendica di essere stato lui a segnalare le anomalie nella gestione dei fondi della Curia, il vescovo di Mazara del Vallo Domenico Mogavero. La Procura di Marsala gli contesta un ammanco di 180 mila euro. Con lui e’ indagato don Franco Caruso, ex economo della diocesi mazarese accusato anche di malversazione. Le indagini sono state svolte dalla Guardia di Finanza. “C’e’ un meccanismo perverso che sta emergendo – aveva detto Mogavero il 14 maggio durante una riunione – nel quale io finalmente ho avuto accesso, nonostante avessi chiesto diecimila volta di potere accedere all’effettiva situazione economica della diocesi”. Mogavero e’ accusato di aver sottratto il denaro direttamente dai conti intestati alla Diocesi di Mazara mentre Caruso avrebbe prelevato diverse somme in contanti e in assegni. I fatti sui quali monsignor Domenico Mogavero e’ stato chiamato a rispondere sono risalenti agli anni 2010-2011 e attengono ad anomalie nella gestione dell’economato della Curia “rilevate e denunciate alla Procura dallo stesso vescovo lo scorso anno”, dice l’avvocato Stefano Pellegrino, legale del vescovo.
Al primo sospetto di irregolarita’ gestionale del servizio economato della Diocesi, il vescovo, sostiene il legale, provvide a incaricare due consulenti fiduciari per verificare la corretta applicazione della normativa canonistica e concordataria nella gestione della Diocesi, nonche’ accertare la regolarita’ della redazione dei rendiconti e dei finanziamenti della Cei. Prosegue l’avvocato: “Poiche’ dalle citate relazioni si evidenziarono condotte che avrebbero potuto integrare estremi di reato, il vescovo ritenne opportuno trasmettere alla Procura della Repubblica la consulenza dei dottori Roberto Ciaccio e Gianfranco Sciamone chiedendo di essere sentito”. Sollevo’ dall’incarico i responsabili dell’Ufficio Economato, “collaborando fattivamente con gli organi di polizia giudiziaria al fine di accertare responsabilita’ gestionali”. All’esito delle attivita’ di indagine e delle informazioni fornite dallo stesso vescovo e dai propri consulenti, Mogavero, conclude l’avvocato, e’ stato avvisato e interrogato per un fatto di garanzia a tutela della propria posizione”. Nel corso dell’interrogatorio il vescovo ha depositato la relazione tecnica corredata da documentazione, “comprovante l’assoluta estraneita’ a qualsiasi fatto”.