Brunetta: è Romani a non essere in linea, se vuole si dimetta

Brunetta: è Romani a non essere in linea, se vuole si dimetta
18 dicembre 2015

“Ogni attacco che mi fa Renzi è una medaglia. Anzi, un regalo. Devo solo ringraziarlo”. Lo dice il capogruppo di Forza Italia, Renato Brunetta in un’intervista a Repubblica. A suo giudizio nelle querelle in aula fra lui e Renzi è il premier a esserne uscito male. “Io ho fatto il mio mestiere, è lui – sostiene – che ci ha perso. Un premier si comporta così in Aula?”. Brunetta attacca poi il suo collega del Senato, Paolo Romani, che ieri lo aveva incolpato per la gestione fallimentare della partita per i giudici della Consulta. “Chi? Chi?”, “Non lo conosco”, dice all’inizio. Poi aggiunge: “Vuole la verità? Renzi fin dall`inizio puntava all`accordo con i cinquestelle. Erano i grillini, però, a non volerlo. Con la vicenda Boschi hanno trovato la foglietta di fico, per dire: ‘Sigliamo l`intesa, ma il giorno dopo nascondiamolo sotto una mozione di sfiducia, così il nostro mondo non grida all`inciucio'”.

Il capogruppo difende la sua linea di “opposizione durissima”. “Il consiglio nazionale del quattro agosto – spiega – approvò un documento di Berlusconi: ‘Unità del centrodestra, nessun Nazareno né compromissioni’. Questa è la linea di Berlusconi, confermata a cena con Salvini e Meloni. E’ la linea di Fi e questo io faccio”. E quindi Romani? “Lui è fuori linea, non io”, “un capogruppo – aggiunge – può trarre le conseguenze e fare autonomamente un passo indietro” mentre “io sarò capogruppo fino al 2018. Dopo di allora si vedrà”.

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